Il sindaco di San Giovanni in Fiore Giuseppe Belcastro ha ritirato le dimissioni, rassegnate lo scorso 7 agosto al culmine di una serie di contrasti con alcuni consiglieri della maggioranza riconducibili al Partito Democratico. Una crisi lampo dunque, risolta anche grazie all’intervento del presidente della Regione Mario Oliverio, originario proprio di San Giovanni in Fiore, e del segretario provinciale del Pd Luigi Guglielmelli. Sul piano politico era infatti intollerabile chiudere anticipatamente un’amministrazione eletta con quasi il 90 per cento delle preferenze senza una valida motivazione.

 

La lettera di riconciliazione

«Nel periodo di riflessione fin qui trascorso - scrive Belcastro - ho ricevuto dai cittadini centinaia di attestazioni di stima ed inviti a proseguire l'attività amministrativa ed ho interloquito con le forze politiche che hanno sostenuto il mio programma di governo. Un sano confronto ed una dialettica corretta hanno determinato in me la volontà di continuare un lavoro impegnativo e difficile per mantenere fede al mandato affidatomi dai cittadini. Con immutato senso di responsabilità e di rispetto del ruolo e dell'incarico - aggiunge il sindaco - ritiro con effetto immediato le mie dimissioni nella consapevolezza che San Giovanni in Fiore meriti che si lavori ancora per il bene comune».

 

Giunta confermata

Confermata la squadra di governo, composta dagli assessori Biagio Oliverio, Milena Lopez, Luigi Scarcelli, Marianna Loria e Gerardo Longo. Nei prossimi giorni il presidente del consiglio comunale Domenico Lacava, uno dei dissidenti con l’ambizione di subentrare in giunta, convocherà l’assise che dovrà rinnovare la fiducia al primo cittadino.