VIDEO | Il leader della Lega promette di trovare una soluzione per impiegare le palazzine che avrebbero dovuto ospitare una caserma dell'Esercito e si dice certo che il centrodestra alle regionali stravincerà
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La campagna elettorale e il referendum sulla giustizia riportano Matteo Salvini in Calabria. Questa mattina, dopo la tappa catanzarese a Caraffa, il leader della Lega si è postato a Cutro. Qui, ha voluto visitare le palazzine che avrebbero dovuto ospitare una caserma dell’Esercito. Un progetto vecchio di 20 anni, che non ha mai visto la luce e che ha creato l’ennesima incompiuta calabrese.
I progetti sull’incompiuta di Cutro
«Cutro e la Calabria - ha detto Salvini parlando con i giornalisti - non meritano di finire sui giornali e sulle televisioni solo per disastri, fatti di cronaca e ‘ndrangheta. Anche perché lo Stato non si è sempre comportato bene e questo (indica le palazzine alle sue spalle, ndr) ne è un esempio: 20 milioni di euro e 20 anni buttati via. Ci sono cento appartamenti pronti. La Regione Calabria ha preso in mano la situazione e questo potrebbe diventare un punto di riferimento per le imprese, per i giovani. Vogliamo riportare vita, sicurezza e lavora in queste palazzine abbandonare. Chiamerò il ministro della Difesa, che è proprietario dell’area, oggi stesso».
La proprosta di realizzare qui un incubatore per start up era già stata annunciata dallo stesso presidente ff della Regione, Nino Spirlì, qualche settimana fa in occasione della presentazione della rimodulazione degli interventi dell'Antica Kroton. Ma non sarebbe l'unica ipotesi di riutilizzo dei locali. Salvini pensa che quegli appartamenti potrebbero ospitare anche carabinieri e polizia: «Prometto di ritornare a Cutro e di portare un po’ di forze dell’ordine e un po’ di imprese. Oggi mi attacco al telefono e ci rivediamo qui con qualche risultato concreto, spero».
Verso le elezioni regionali
Intanto, l’appuntamento con le elezioni regionali si avvicina. Il leader della Lega è certo della vittoria del centrodestra, che sostiene Roberto Occhiuto alla presidenza della Regione. «Io non scommetto mai, al massimo un caffè. Ma - afferma - il centrodestra stravincerà queste elezioni, la Lega avrà un risultato sorprendente e la Calabria nei prossimi anni sarà una delle regioni italiane che correrà di più e crescerà di più».
Sul ticket Occhiuto-Spirlì, aggiunge: «Noi diamo la parola e la manteniamo in tutta Italia e conto che valga anche la parola degli altri in Calabria. Poi, gli unici proprietari del futuro della Calabria sono i calabresi. Io sento tanta voglia di cambiamento, di futuro, di buon governo. Io penso che Nino (Spirlì, ndr) abbia preso per mano questa terra nel periodo più difficile, due volte: c’è stato il Covid come in tutta Italia e poi c’è stata la tragica scomparsa di Jole Santelli. Ora, spero che il peggio sia alle spalle e che si torni a parlare di lavoro, di statale 106, di ospedali e di aerei visto che Crotone è collegata ogni tanto con Bologna e con Bergamo».
Stop al commissariamento della sanità calabrese
Sulla sanità, Salvini ribadisce: «Deve ritornare ai calabresi perché dieci anni di commissariamento hanno portato solo più debiti e più chiusure. Quindi, se ha cambiato idea anche Conte, meglio tardi che mai, ma visto che i cinque stelle sono al governo, sostengano la proposta della Lega: riportiamo gli ospedali calabresi sotto controllo dei dirigenti e dei medici calabresi perché il commissariamento ha peggiorato la situazione».
Bagno di folla a Cirò Marina
Nella città del vino Salvini accompagnato dal Presidente della Regione Calabria Nino Spirlì, dal Commissario regionale Giacomo Saccomanno, dal Commissario provinciale di Crotone e Sub commissario regionale Cataldo Calabretta, è stato salutato ed accolto da un autentico bagno di folla. Cataldo Calabretta ha poi «ringraziato Salvini per la disponibilità all’ascolto ed al confronto diretto ancora una volta dimostrata nei confronti dei calabresi che lo fanno l’unico leader di partito nazionale che ha provato e continua a provare un’attenzione così importante e senza precedenti a questa terra».