VIDEO | Il Capitano annuncia il suo arrivo in Liguria per stasera in diretta facebook. Ore decisive per il candidato sindaco del centrodestra mentre la Forza Italia di Cannizzaro ribolle
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Ore decisive per il centrodestra a Reggio e anche per gli equilibri della coalizione a livello regionale. Oggi potrebbe essere il giorno giusto per Antonino Minicuci candidato sindaco della Città Metropolitana. Matteo Salvini, modificando leggermente i programmi originari non è stato a Genova nel giorno dell’inaugurazione del nuovo ponte, ma lo sarà in giornata come ha spiegato durante una diretta facebook elogiando ancora una volta il modello ligure, dove Minicuci ha avuto un ruolo centrale, che vuole esportare in tutta Italia e, evidentemente anche a Reggio Calabria.
«Stasera sarò a Genova – ha detto Salvini – a rendere omaggio a una grande città a una grande comunità che ha ricostruito un ponte dalle macerie e il modello Genova sarà quello che dovrà essere utilizzato quanto torneremo al governo in tutta Italia per finire le opere pubbliche che sono ferme da troppo tempo».
Modello che starebbe a pennello anche per quel che riguarda la costruzione del Ponte sullo Stretto, altro pallino del Capitano. Ed allora perché si continua a non ufficializzare?
I ritardi nell’individuazione del nome del candidato sono da attribuirsi essenzialmente alle resistenze della Forza Italia legata a Francesco Cannizzaro che continua a minacciare rotture e anche ieri ha radunato i suoi uomini nella sede del partito. La realtà, però, è che non esiste al momento una candidatura alternativa concreta. Nella serata di lunedì, a Milano, Matteo Salvini e Cristian Invernizzi nelle scorse ore hanno tenuto una riunione ristretta per valutare profili alternativi, compreso quello di un giornalista Rai, ma anche questo incontro si è concluso con un nulla di fatto. Al momento, dunque, Minicuci rimane in pole position. Anche per assenza di competitor e per obiezioni non che la Lega non reputa fondanti. E’ ovvio che se Cannizzaro dovesse decidere di rompere in riva allo Stretto immediatamente le ripercussioni si avrebbero sul governo regionale che continua a navigare in acque agitatissime fin dall’inizio della legislatura. Anche per la sua sarebbe una rotture che, con tutta probabilità, lo porterebbe fuori da Fi. I simboli dei partiti di Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, comunque vada, rimarranno in coalizione.