Matteo Salvini non perde ormai neanche la minima occasione per far capire che in Calabria il centrodestra andrà unito alle prossime regionali ma non candiderà Mario Occhiuto.

Dopo la giornata segnata dal nuovo duello con la coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli, il leader della Lega ha approfittato del salotto di Porta a Porta per mandare un nuovo messaggio alla coalizione e alla Forza Italia calabrese.

Il punto di partenza è stato quello delle regionali in Umbria: «Vinceremo senza problemi domenica e manderemo a casa la sinistra dopo 50 anni di mal governo», queste le parole di Salvini che ha detto di non temere minimamente l’alleanza giallorossa anche in vista degli appuntamenti elettorali successivi, cioè quelli di Emilia Romagna e Calabria. «Pd e Cinque Stelle sono disperati, ma l’unione di due perdenti non fa un vincente».

E da qui lo spunto per discutere delle regionali che si svolgeranno non appena Mario Oliverio scioglierà il nodo della data. «I cittadini calabresi ci chiedono un rinnovamento totale della classe dirigente», le parole di Salvini per fare capire ancora una volta che la candidatura del sindaco di Cosenza non è possibile. E alla domanda di Bruno Vespa in ordine a possibili problemi con Forza Italia ha replicato: «Li supereremo e vinceremo le elezioni».

A conferma di quanto filtra dalla Capitale in ordine agli accordi di massima raggiunti con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni sulla necessità di correre compatti ai prossimi appuntamenti elettorali per accelerare la crisi del governo Conte e portare al più presto gli italiani alle urne. Dunque, a prescindere dalle schermaglie con Santelli e Occhiuto, i big stanno già valutando i piani alternativi ed in particolare la pista che porta al sindaco di Catanzaro Sergio Abramo che avrebbe ormai un canale privilegiato con i vertici della Lega. Si scandagliano anche altri nomi di provenienza civica sui quali Forza Italia potrebbe mettere il cappello, ma le possibilità di Mario Occhiuto non sono mai state così ridotte. E il raffreddamento dei rapporti tra Silvio Berlusconi e Mara Carfagna, da sempre sponda preferita del gruppo calabrese alla guida di Forza Italia, non facilita di certo possibili operazioni di ricucitura.

Riccardo Tripepi