Matteo Salvini è tornato in Calabria. Il ministro dell’Interno è giunto a Platì, nella Locride, dove ha partecipato alla cerimonia di sottoscrizione della convenzione per la concessione in comodato d’uso alla Diocesi di Locri Gerace, per il “Progetto oratorio” di un immobile confiscato alla ‘ndrangheta. Lo stabile che era stato affidato al comune nel 2008 ma era rimasto all'abbandono, adesso è stato ristrutturato e ospiterà attività educative e culturali e servizi parrocchiali.

 

Quindi il taglio del nastro di una strada intitolata al brigadiere dei carabinieri Antonino Marino, ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1990 che proprio a Platì prestava servizio.


È la seconda volta che il vice premier visita la Locride: il 15 agosto 2018 era stato a San Luca. La visita proseguirà a Catanzaro dove il ministro dell'Interno terrà un comizio in piazza Prefettura. Qui già da questa mattina sono apparsi striscioni di contestazione sui balconi di alcuni condomini. Anche nei vicoli del capoluogo calabrese sono apparse fuori da alcuni locali e negozi scritte di critica. 
Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Usb, Anpi e altri movimenti hanno, inoltre, organizzato un sit-in di protesta, che si svolgerà in una piazza non distante da quella nella quale Salvini terrà il suo comizio. Da questa mattina, comunque, forze dell’ordine e polizia locale sono mobilitate per tenere sotto controllo la situazione sul piano della sicurezza, dell’ordine pubblico e della viabilità, che sarà interdetta nel centro storico già da due ore prima dell’arrivo del leader leghista a Catanzaro, previsto per le ore 14.