Il vicepremier nel corso del comizio per le Europee ha anche dichiarato di voler «combattere paese per paese la ‘ndrangheta»
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«Ho ringraziato i sindaci della Locride e dell’Aspromonte, che ho incontrato stamattina e che vivono tra proiettili, minacce di morte, estorsione, usura». Lo ha detto il ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, in occasione della visita in Calabria e in particolare nella tappa di Catanzaro.
«Oggi pomeriggio – ha sostenuto - mentre sono qui a Catanzaro il ministero dell’Interno sta restituendo ai calabresi 41 ville, case, aziende confiscate alla ‘ndrangheta, perché noi vogliamo combattere paese per paese mafia, camorra e ‘ndrangheta. E mi piacerebbe che qualche figlio di papà usasse la sua voce non contro chi riporta ordine ma contro gli ‘ndranghetisti che stanno massacrando una splendida regione. Trattenete il fiato – ha concluso Salvini - per combattere la mafia e non per rompere le scatole a cittadini perbene».
Il leader della Lega, concluso il suo comizio in vista delle Europee, prima di passare ai numerosi selfie con i sostenitori - tra cui un immigrato che ha mostrato un cartello con la scritta "Matteo Salvini voglio che tu sia il presidente d'Italia" -, ha indossato la sciarpa con i colori giallorossi della squadra di calcio del capoluogo, che milita in Lega Pro e ha un passato in serie A.
«Sono con tutti quei calabresi che – ha detto Salvini - vogliono restare nella loro terra. Qualcuno a sinistra diceva: cosa ci fa Salvini a Catanzaro? La risposta è semplice: se i politici calabresi che avete votato per 50 anni avessero fatto il loro lavoro, oggi non sarei a Catanzaro, molto semplicemente. Evidentemente – ha osservato il leader della Lega e vicepremier - qualcuno in giro diceva “viva la Calabria, votatemi che ci penso io”, poi ha lasciato la Calabria con strade, autostrade, porti, aeroporti, che non sono degne di un paese europee. Pensiamo alla situazione degli ospedali, massacrati dalla sinistra: vi prego – ha concluso Salvini rivolgendosi alla folla presente al comizio - di darci una mano a liberare la regione dalla sinistra perché la Calabria ne ha bisogno».