«Il destino della Sacal, la società aeroportuale calabrese che gestisce i tre scali di Lamezia Terme, Crotone e Reggio Calabria, richiede un immediato intervento del Governo, per capire di chi siano le responsabilità nello stravolgimento degli assetti societari tale da trasformarla in un Spa a maggioranza privata, se sia ancora possibile un ripristino della gestione pubblica e quali poteri attivare per preservare la piena operatività e i già fragili livelli occupazionali degli aeroporti calabresi». Ad affermarlo sono i deputati calabresi del Pd, Enza Bruno Bossio e Antonio Viscomi, che sul tema hanno depositato un’interrogazione al ministero delle Infrastrutture, ripercorrendo le tappe salienti della vicenda.

«È di qualche mese fa l’appello, caduto nel vuoto, dei deputati Viscomi e d’Ippolito – fanno notare nella loro iniziativa parlamentare - i quali, al fine di scongiurare il passaggio di Sacal ai privati, chiedevano un incontro urgente alla Regione Calabria. Anche il nuovo presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto ha espresso pubblicamente la sua contrarietà a questa forma di ricapitalizzazione. Pare – spiegano i parlamentari Bruno Bossio e Viscomi -  si possa addirittura pervenire alla revoca della concessione aeroportuale o, comunque alla nomina di un commissario».

Da qui le sollecitazioni dei deputati calabresi del Pd al ministero affinché «intervenga nel più breve tempo possibile per accertare responsabilità e soprattutto riportare nell’alveo delle istituzioni pubbliche la guida della società aeroportuale calabrese».

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