«Sacal non ha mai investito fortemente sull’Aeroporto di Reggio Calabria, ha sempre pensato che si dovesse investire prevalentemente su Lamezia. Noi faremo gli investimenti necessari su Lamezia che è un hub aeroportuale importante ma stiamo lavorando anche per abbattere le limitazioni che di fatto impediscono alle compagnie low cost di volare su Reggio e per un rilancio di questo aeroporto. Mi dispiace che Ita abbia deciso di sospendere alcune tratte, mi incontrerò nei prossimi giorni con il management per chiedere loro di sospendere questa decisione fintanto che Sacal non avrà un’altra governance».

Così Roberto Occhiuto nel corso della conferenza stampa organizzata a Reggio in compagnia della vicepresidente Giusi Princi e dell’assessore alle Politiche sociali Tilde Minasi, "Azioni concretizzate per Reggio e provincia". Conferenza che è un sunto di quanto fatto nei primi cento giorni per la città dello Stretto, ma da la possibilità al presidente di fare diversi annunci. Rispetto alla questione del sistema aeroportuale calabrese, il presidente torna sulla trattativa che dovrebbe riportare le quote private in mano alla Regione ma è costretto a immaginare altri scenari, anche diversi tra loro.

«Trattativa alle battute finali»

«La trattativa con Sacal o è alle battute finali e si chiuderà questa settimana o la Regione penserà a qualche altra cosa. Chiederò al Ministero delle Infrastrutture e ad Enac di dare la concessione ad una nuova società costituita dalla Regione. Io mi auguro invece che la trattativa vada a buon fine lo sapremo nei prossimi giorni».

Occhiuto allontana anche lo spettro della paralisi quando ricorda che se dovesse intervenire il ritiro della concessione questa riguarderebbe soltanto l’hub di Lamezia.

«La Regione vuole acquisire il totale della partecipazione di Sacal che si era offerta di dare il 3% per ripristinare la situazione. Ma come sapete ho detto o tutto o niente. Dopo mesi di trattativa mi hanno scritto dicendo di essere disponibili a cedere le quote al valore nominale che loro quantificano nel 52% del capitale sociale, quindi 12,4 milioni di euro. Ddevo fare una valutazione di congruità che sostanzialmente è condizionata da due aspetti, dal valore delle quote a patrimonio netto e anche dal valore della società che ha la concessione. Sto dicendo che il valore della società che ha la concessione solo la Regione può attribuirselo, perché se la Regione dice no alla trattativa la concessione viene revocata e quelle quote non valgono 12,4 milioni ma zero. Sto facendo una trattativa nell’interesse della Regione e vorrei che l’acquisisse al prezzo congruo».

Ma Occhiuto ipotizza anche un altro scenario: «Nell’ipotesi che questo non si dovesse verificare io devo immaginare un altro scenario che sto valutando con Enac e il ministero delle Infrastrutture. È uno scenario subordinato, è quello di una nuova società che prende il personale, si fa dare la concessione e continua nell’esercizio degli aeroporti. In linea di principio la revoca della concessione dovrebbe intervenire solo per Lamezia, perché quando la Sacal ha preso in gestione Reggio la convenzione non prevedeva il limite del socio privato, per cui se la Regione acquista l’intero pacchetto societario risolve il problema di tutti gli aeroporti. In astratto potrebbe verificarsi la revoca della concessione per Sacal su Lamezia e non su Reggio Calabria».