VIDEO E INTERVISTE | È in corso al comune di San Ferdinando un vertice per l'ordine pubblico convocato da Michele Di Bari con carattere di urgenza. Intanto è in corso davanti al comune un sit in pacifico al quale stanno partecipando una cinquantina di migranti e militanti della Cgil
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Si è formato in pochi minuti il sit in di protesta per la morte del 18enne avvolto dalle fiamme questa notte nel campo di San Ferdinando. Una cinquantina di migranti e militanti della Cgil hanno attraversato in corteo la cittadina per raggiungere il palazzo del Comune. La manifestaziuone, anche se con qualche momento di tensione, si è tenuta pacificamente.
I migranti e gli attivisti del sindacato chiedono l'intervento del Prefetto Michele di Bari, che proprio in questi minuti ha convocato, con carattere di urgenza, una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e sicurezza pubblica di Reggio Calabria, per fare il punto sulla situazione determinatasi a causa dell'incendio che si é sviluppato la scorsa notte nella baraccopoli di San Ferdinando in cui vivono centinaia di migranti e che ha provocato la morte del giovane proveniente dal Gambia. Alla riunione partecipano le autorità di pubblica sicurezza ed i rappresentanti delle Amministrazioni locali.
L'allarme della Cgil
Qualche giorno fa il segretario regionale della Cgil Angelo Sposato aveva visitato la tendopoli. Il primo messaggio di cordoglio e rabbia arriva proprio dal dirigente sindacale. «Arriva il messaggio di quelli che non vorresti mai ricevere e che fanno diventare lunga la notte. Un nuovo incendio alla tendopoli di San Ferdinando, ancora morte", scrive il segretario generale della Cgil Calabria Angelo Sposato, in un post su Facebook.
«È da anni - afferma Sposato - che lo stiamo denunciando, qualche giorno fa lo abbiamo urlato direttamente dalla tendopoli con una iniziativa. Subito dopo lo abbiamo fatto in Prefettura a Reggio Calabria, che riteniamo abbia enormi responsabilità. Un anno perso per smantellare #Riace, un anno perso per evitare altre morti. Reagiremo».
La voce dei sindacalisti della Cgil all'uscita dell'incontro con il Prefetto