Colto durante una pausa dei lavori alla Camera dei deputati, Roberto Occhiuto, deputato di Forza Italia e vicecoordinatore regionale del partito, analizza con lucidità la fase che Forza Italia attraversa nella regione, anche alla luce delle fughe di alcuni esponenti verso il neonato movimento politico di Denis Verdini. “Intanto vediamo che momento sta passando Forza Italia a livello nazionale, perché le situazioni locali riflettono la situazione che vive il partito a livello nazionale. Forza Italia è un partito in cui il leader, che è Silvio Berlusconi, è impossibilitato a svolgere direttamente attività politica, paga questo prezzo, ma credo sia il partito attorno al quale si ricostruirà il nuovo percorso del centrodestra italiano. E' impossibile pensare ad un centrodestra rinnovato che non abbia però Berlusconi come federatore. Non potrà essere lui il leader che sfiderà Renzi, con ogni probabilità purtroppo, ma certamente la gente aspetta da Berlusconi il solito colpo di teatro, quello che consenta al centrodestra nazionale di ripartire. In questa situazione, nelle varie regioni, ci sono comprensibili momenti di difficoltà. Vorrei però evidenziare che in Veneto, dove Forza Italia aveva il 35-40% degli anni passati, ora ha avuto il 4%. In Calabria, Forza Italia ha avuto, anche alle ultime regionali, che sono andate male, il 21%, sommando i dati delle due liste, governa due città capoluogo, quindi la Calabria, rispetto alle altre regioni, vive un momento di minore difficoltà.”

In questo senso c'è stata anche qualche polemica sulla nomina dei coordinatori provinciali, due dei quali non fanno parte del gruppo consiliare regionale.

“Intanto c'è la necessità di riorganizzare il partito e credo che sia Mangialavori che Tallini rappresentino esperienze, competenze, capacità, dimostrate peraltro, di radicamento sul territorio. Quindi sono una risorsa per Forza Italia. Vorrei ricordare che entrambi sono stati candidati in due liste di Forza Italia: Tallini nella lista che recava il simbolo del partito, Mangialavori nell'altra lista che comunque era una costola di Forza Italia, mi sembra che queste polemiche intorno all'appartenenza o meno al gruppo siano questioni di lana caprina. Il mio auspicio, invece, è che si possa fare un unico gruppo di Forza Italia e, se fosse possibile in futuro, un unico gruppo di centro destra. Sbaglia chi pensa che la conformazione attuale del centro destra debba essere quella che ci sarà tra un anno, tra due anni. Persino Berlusconi pensa che Forza Italia sia un partito fondamentale per costruire intorno a sé il centro destra del futuro, ma non sia sufficente. Per questo parla spesso di iniezioni di rinnovamento, anche a cominciare dalla costituzione di liste e di altre formazioni politiche capaci di intercettare il voto dei delusi.”

Da osservatore, secondo lei, quando si torna a votare per le regionali in Calabria?

“Non mi appassiono a questo tipo di discussione. Io sto all'opposizione di Oliverio, registro che mai è accaduto prima che un presidente di Regione fosse così impopolare dopo pochi mesi di legislatura, ma da calabrese, prima che da dirigente politico, tifo affinché rimetta in moto la macchina regionale, soprattutto faccia ripartire la Calabria. Non sono tra quelli abituati a far politica inseguendo lo sfascio, per lucrare in modo sciacallesco vantaggi di parte, diciamo di partito. Sarei felice che Oliverio potesse imprimere una svolta alla Regione, ma mi pare che finora non lo stia facendo. Sono più appassionato a quello che fa amministrativamente, per esempio sulle politiche attive del lavoro, sugli incentivi alle imprese, sulla spesa produttiva dei fondi comunitari, che al dibattito sulle elezioni regionali prossime. Mi pare però che proprio sul lavoro, sugli incentivi alle imprese e sui fondi comunitari, la giunta stia annaspando.”

In questo senso forse sono premature le voci che la vogliono come uno dei papabili candidati alla carica di prossimo governatore della Calabria...

“No, ma lei sa benissimo che la scelta del presidente della Regione è una cosa così complessa che non serve nemmeno inseguirla. Spesso chi entra Papa esce cardinale. Comunque io sto svolgendo un ruolo importante nel gruppo parlamentare di Forza Italia, sono subentrato in Parlamento a legislatura in corso, ma sono già vice presidente della mia commissione, sono nel direttivo del gruppo parlamentare, tra i più stretti collaboratori del capogruppo, ho un buon rapporto con Berlusconi e questo in ragione del fatto che il lavoro paga. Spesso alcuni preferiscono il clamore delle dichiarazioni al lavoro parlamentare, io ho sempre preferito il secondo. Per il resto credo di avere avuto già grandissimi onori, potendo rappresentare i calabresi nel consiglio comunale della mia città, nel consiglio provinciale per qualche mese, nel consiglio regionale e due volte in Parlamento. Per cui non inseguo altri incarichi, farò politica fin quando avrò passione per farla e certamente non ho mai disertato e mai diserterò.”

In primavera si torna al voto a Cosenza. Come ci si approccia a queste elezioni, anche alla luce del fatto che lei, incidentalmente, è anche il fratello di Mario Occhiuto, il sindaco uscente...

“Ci si approccia nel modo in cui ci si dovrebbe approcciare dovunque. C'è un'amministrazione che ha governato, che dopo anni di inattività ha praticamente rifatto la città, mettendo in moto circa 150 milioni di opere pubbliche, dimostrando di saper spendere i fondi comunitari, perché molte di queste risorse sono riferite a strumenti derivati dai fondi strutturali e si renderà conto alla città e ai cittadini, che sceglieranno se premiare il sindaco che ha governato o far governare qualcun altro. Guardi l'approccio è appunto molto sereno, perché quando si lavora non si ha paura di sottoporsi al giudizio degli elettori.”


Guglielmo Mastroianni