Il gruppo dem in Consiglio regionale attraverso una nota esprime pieno «esprime pieno sostegno alle ragioni della protesta evidenziate dall'indagine di Federconsumatori»
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Il gruppo del Pd in Consiglio regionale, in una nota, «esprime pieno sostegno alle ragioni della protesta contro il caro biglietti evidenziato dall'indagine di Federconsumatori Calabria».
«Gli aumenti spropositati delle tariffe ferroviarie per le tratte verso la Calabria in prossimità del Natale - affermano i consiglieri dem - rappresentano un vero e proprio abuso nei confronti dei consumatori, già gravemente colpiti dall'inflazione e dalla perdita di potere d'acquisto delle famiglie. Rincari superiori al 66% per Trenitalia e al 30% per Italo, unitamente alla scarsa disponibilità di soluzioni dirette e ai tempi di viaggio insostenibili per molti cittadini, configurano una situazione inaccettabile che rischia di isolare ulteriormente la nostra regione. Non è più rinviabile, dunque, un cambio di rotta nelle politiche tariffarie e per questo abbiamo aderito convintamente allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 29 novembre. Il diritto alla mobilità non può essere oggetto di speculazioni o di scelte di mercato che sacrificano la qualità e l'efficienza del servizio».
«Il presidente Roberto Occhiuto che ha più volte sottolineato i suoi ottimi rapporti con il Governo nazionale e la capacità di organizzare il Capodanno in Calabria - sostengono i componenti del gruppo Pd alla Regione - utilizzi questa interlocuzione privilegiata per chiedere spiegazioni immediate sugli aumenti delle tariffe ferroviarie e pretendere congrue riduzioni a tutela dei cittadini calabresi e dei tanti che vogliono raggiungere la Calabria per le festività natalizie. Anche per evitare che il Capodanno, presentato come occasione di rilancio e promozione turistica, si trasformi nell'ennesimo flop. Chiediamo infine al Ministro dei Trasporti di assumersi la responsabilità di garantire servizi adeguati, investendo nelle infrastrutture, nella qualità e nella sicurezza del trasporto pubblico. Non possiamo accettare che, in un anno caratterizzato da ritardi, fermi ferroviari, interruzioni e blackout, si continui a ignorare le criticità del sistema, concentrandosi invece su opere faraoniche come il Ponte sullo Stretto, che distolgono attenzione e risorse dai problemi reali».