Scatta il taglio della "pensione" per l'ex capogruppo di Insieme per la Calabria condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale causato nel 2011
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Con la determina 638 del 27 settembre scorso, a firma del dirigente del Settore Risorse Umane Antonio Cortellaro, e pubblicata sul Burc 89 dello scorso 8 novembre, il Consiglio Regionale della Calabria ha recepito la sentenza con cui la Corte dei Conti ha condannato per danno erariale l’ex consigliere regionale Giulio Serra, nell’ambito della cosiddetta inchiesta Rimborsopoli.
Spese non rendicontate
La vicenda è relativa al periodo in cui Serra ha ricoperto la carica di capogruppo a Palazzo Campanella sotto le insegne del simbolo Insieme per la Calabria, durante la legislatura di centrodestra guidata da Giuseppe Scopelliti ed è legata all’illecito impiego di fondi pubblici destinati al funzionamento del gruppo consiliare e spesi invece, scrivono i magistrati, in modo negligente, senza adeguata rendicontazione ed in maniera incoerente rispetto alle finalità istituzionali cui erano destinati.
Il denaro da rifondere
Il risarcimento dovuto da Serra alle casse del Consiglio Regionale è pari a 251.993,96 mila euro oltre a 18.105,48 di rivalutazione monetaria calcolata dalla data di percezione di ciascuna quota di rimborso fino alla data di pubblicazione della sentenza di secondo grado, il 30 aprile 2021. Ci sono poi 764,79 euro per interessi legali maturati dalla pubblicazione della sentenza di primo grado emessa il 19 settembre 2019 fino alla data del 22 settembre 2021; 14,28 euro per spese di notifica; 2.445,54 per le spese di giustizia relative ad entrambe le sentenze di primo e secondo grado.
Vitalizio trattenuto
Il rimborso dovuto è pertanto complessivamente di 273.324 euro e cinque centesimi. La Regione, dunque, provvederà alla trattenuta dell’intero importo netto mensile dell’assegno vitalizio, pari a 3.030,26 euro mensili, ridotto però temporaneamente, fino al 30 aprile 2022, a 2.427,76 in virtù della presenza di una seconda trattenuta dovuta sempre a disposizioni giudiziarie. Per coprire l'intero danno ci vorrà dunque poco meno di 100 mesi, ovvero quasi 8 anni.
Condannato anche Ottavio Bruni
Nel medesimo bollettino ufficiale è stata pubblicata una seconda determina del Settore Risorse Umane, la 641 del primo ottobre scorso, relativa ad un’altra sentenza per danno erariale emessa dalla Corte dei Conti di cui il Consiglio Regionale ha preso atto e che riguarda l’ex consigliere regionale vibonese Ottavio Bruni per irregolarità commesse nella qualità di capogruppo di Autonomia e Diritti. Nel suo caso però i rimborso richiesto è decisamente inferiore, ammontante a poco meno di 8.650 euro, comprensivo di rivalutazione, interessi e spese legali.