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“Le vicende che hanno travolto la politica calabrese sono gravi e preoccupanti. Attendiamo sereni l’accertamento dei fatti ma non vi è dubbio che, nella compagine politica e di governo, la situazione debba essere assunta come spartiacque. In politica la trasparenza è un imperativo morale assoluto. Chi occupa ruoli importanti nelle istituzioni non deve essere sfiorato da nessuna ombra.” Il consigliere regionale Mimmo Bevacqua non ha dubbi sulla strada da intraprendere e sulle determinazioni da assumere.
“Al presidente Oliverio – dice – chiediamo di mettere in atto una forte rottura con quanto è accaduto. Si tratta di fatti che riguardano la vecchia legislatura mentre Oliverio non è stato né ora né mai sfiorato da alcun dubbio avendo sempre agito nella massima trasparenza. Il presidente ora ha la possibilità di rompere con un sistema che da 25 anni condiziona la Calabria, di spalancare le porte al cambiamento, di puntare sulla qualità e la trasparenza. Faccia una giunta tutta nuova, investa sulle migliori energie, chieda fiducia ai calabresi che non gliela negheranno su queste scelte. In Consiglio regionale saremo in molti a sostenere una svolta decisa e determinata. Paradossalmente da questa brutta e squallida vicenda potrebbe aprirsi una occasione di vero cambiamento e di unita vera nel governo della regione. Sta però al presidente recepirlo ed attuarlo, resettando anche il risultato delle primarie, al fine di recuperare serenità nelle scelte e nella valorizzazione delle migliori energie presenti in consiglio e all'esterno. Sono certo che il presidente lo farà e sicuramente troverà nell' area politica nella quale gravito sostegno ad ogni livello di responsabilità.”
“I fatti che emergono dall’inchiesta della Procura di Reggio – aggiunge l’esponente del Pd - sono di grave spregiudicatezza e squallore. Questi personaggi che da lunghi anni hanno determinato le sorti del centro sinistra, e non solo, dovrebbero seriamente riflettere sull'opportunità o meno di continuare attivamente nell'impegno politico. Io credo che la gente sia stanca e nauseata di una certa politica.”
Secondo Bevacqua la situazione emersa chiama all’azione il suo partito e le energie sane della società. “Il Pd in Calabria – prosegue - ha sofferto sin dall'inizio le mille contraddizioni e le troppe lacerazioni che hanno fortemente minato l'unità interna. Ora, però, c'è bisogno di un partito forte e unito, che supporti la vita della nuova giunta regionale, che sia momento di confronto e condivisione. Abbiamo bisogno di intercettare e sensibilizzare le nuove energie che ci sono nei territori, abbiamo bisogno di dare una voce ai giovani che vivono la politica con estremo distacco”. Cosi come c'è bisogno di un PD forte che sappia ascoltare e unire le altre forze politiche presenti nel centro sinistra, valorizzandone storie e contributi.
“Perché – conclude l’esponente del Pd – dobbiamo dare un futuro alla nostra terra. Siamo chiamati a dare risposte ai mille drammi di questa terra, sempre più debole e isolata. Ma se la Calabria non mette in piedi idee nuove e coraggiose, insieme ad una classe dirigente credibile, il nostro isolamento si farà sempre più forte, fino ad arrivare ad un punto di non ritorno. Ecco, perchè rivolgo un invito ai mie colleghi consiglieri regionali al fine di superare ogni forma di timidezza e dimostrare che una classe dirigente alternativa c è e pretende più rispetto e collegialità nelle scelte politiche e di governo”.