Il gruppo dem a Palazzo Campanella: «A essere mortificata non è soltanto la funzione della minoranza consiliare, ma il ruolo di tutti i consiglieri. Tagliate fuori anche le categorie direttamente interessate, i sindacati e tutti gli attori del territorio»
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«In oltre cinquant’anni di regionalismo, il funzionamento della massima Assemblea legislativa calabrese non era stato mai mortificato in un modo così riprovevole e costretto a piegarsi alla prepotenza di un uomo solo al comando: l’apposizione della questione di fiducia sulla riforma dei Consorzi di bonifica evidenzia un’arroganza istituzionale senza precedenti». Ad affermarlo sono i consiglieri regionali del Pd tramite una nota.
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«A essere mortificata - proseguono i consiglieri dem - non è soltanto la funzione della minoranza consiliare, ma il ruolo di tutti i consiglieri, compresi i tanti di maggioranza contrari a questo stravolgimento normativo. E c’è di più: il silenziamento del dibattito taglia fuori anche le categorie direttamente interessate, i sindacati e tutti gli attori del territorio. A questo punto non comprendiamo l’utilità della seduta di commissione già convocata per lunedì 31, in occasione della quale erano in calendario le diverse audizioni».
«È davvero questo il concetto di democrazia che intende portare avanti il presidente Occhiuto? - chiede il gruppo del Pd - E davvero i consiglieri regionali di maggioranza sono disposti ad accettare senza fiatare l’annullamento del loro ruolo e delle loro prerogative?».
«Noi - concludono i consiglieri dem - speriamo ancora di no e continueremo le interlocuzioni con tutti i gruppi consiliari: si tratta di una questione che va ben al di là delle naturali divisioni fra maggioranza e opposizione. Qui sono in gioco le fondamenta della democrazia rappresentativa».