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C’è chi dice no. Mentre la solidarietà al sindaco di Riace Mimmo Lucano piove da più parti, ecco levarsi una voce fuori dal coro. Franco Salerno, da 15 anni avversario politico, al primo cittadino riacese, indagato per truffa e concussione, non le manda a dire. «Se sto con Lucano? Io sto con la magistratura e le forze dell’ordine – afferma il capogruppo di minoranza in consiglio comunale – Abbiamo spesso criticato Lucano per l’allegra gestione della cosa pubblica». Secondo Salerno «Il sindaco non ha saputo gestire la cosa pubblica nei migliori modi e nell'interesse dei cittadini di Riace. Prova ne sono i debiti oramai milionari che porteranno ad un inevitabile dissesto finanziario che graverà purtroppo sulla pelle di tutti i cittadini».
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In tasca Salerno non ha alcuna tessera politica. «L’ultima è stata quella del Pd – sostiene - partito da cui mi sono dimesso in segno di protesta quando ricoprivo l’incarico di segretario del circolo di Riace». Alla base dello strappo, la presenza a Riace dell’allora Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero in chiusura della campagna elettorale a supporto di Lucano e non del segretario locale del suo partito. «Siamo vicini all'uomo Lucano – rimarca Salerno - Ci auguriamo che in tempi brevi si possa fare chiarezza sulla gestione degli immigrati a Riace e sulle gravi accuse nei confronti degli indagati. Sono stato avversario politico fiero ma anche leale – conclude il capogruppo d’opposizione riacese - con chi adesso vede fantasmi dappertutto e cerca capri espiatori».