Tra gli elementi politici di maggiore interesse della kermesse organizzata da Mimmo Talarico per presentare ufficialmente la sua candidatura a primo cittadino di Rende, c’è il passaggio, fugace ma significativo, di Raffaele De Rango, ex uomo forte di Sandro Principe, papà del consigliere comunale uscente Alessandro, che la federazione riformista aveva indicato per la corsa a sindaco, salvo poi scaricarlo malamente appena un paio di giorni più tardi. I boatos riferiscono di trattative ben avviate per convincere proprio Raffaele De Rango ad accettare un posto in una delle sei liste della coalizione.

L'accordo con Rende al Centro

L’altra importante novità è l’adesione ufficiale al progetto di Talarico della componente gentiliana, riunita sotto il simbolo di Rende al Centro. In sala spiccano le presenze del coordinatore Gianfranco Ponzio, del capogruppo in consiglio comunale Mario Bartucci, del docente universitario Franco Rubino. Nello schieramento figura poi anche Andrea Cuzzocrea, in rotta di collisione con Marcello Manna da qualche settimana, e la lista Rende Libera, allestita dall’assessore di Palazzo dei Bruzi Francesco De Cicco.

Legalità, trasparenza e partecipazione

Lo schieramento di Talarico, denominato Rende Più, si completa con i simboli di Attiva Rende, Rende Smart, 87036 Rende, Città Comune e dimostra una forte capacità di attrazione anche tra soggetti politici differenti, decisi però ad intraprendere un percorso comune di discontinuità rispetto all’amministrazione uscente. «Una coalizione che stupirà - dice Talarico – Legalità, trasparenza e partecipazione saranno la cifra del nostro impegno». Ecco l’intervista, in cui l’aspirante sindaco spiega anche com’è maturato l’asse con Rende al Centro.