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Non è un architetto come il suo collega di Cosenza, ma la passione per le slide ha contagiato anche lui. Marcello Manna ha convocato la stampa per trarre un bilancio della sua esperienza amministrativa, poco oltre la metà del guado.
Il sindaco ha preannunciato l’uscita dal predissesto finanziario, decisamente in anticipo rispetto alla data del 2022 indicata dal cronoprogramma, nonostante un taglio di trasferimenti statali di oltre quattro milioni e mezzo. La fase della progettazione comincia a dare i suoi frutti, con diversi finanziamenti intercettati in ambito sociale ed infrastrutturale.
Adesso però bisogna concretizzare. Tradotto in soldoni significa aprire la stagione dei cantieri e condurre in porto i risultati. Sul tavolo opere da realizzare per svariati milioni di euro. Da quelle per la mobilità contenute nell’accordo di programma per la metropolitana leggera, alla riapertura della piscina comunale, passando per il nuovo polo sanitario di Santo Stefano, il parco acquatico di Santa Chiara e per la sede della protezione civile in Piazza Matteotti.
Ma a tenere banco è soprattutto il delicato momento politico. Manna gioca a carte, più o meno, scoperte: «Nel prossimo consiglio comunale le forze rappresentate nell’assemblea dovranno esprimere un voto chiaro di condivisione o di opposizione all’azione amministrativa e quindi al programma di interventi già in itinere».
Sindaco, pensa di mettere alla porta i partiti nel varo del prossimo esecutivo? «Non sono abituato a mettere alla porta nessuno. Di sicuro c’è un calendario, un ritmo di lavoro da rispettare ed una serie di obiettivi da raggiungere. Il dibattito è aperto sui contenuti. Chi non condivide i contenuti evidentemente non potrà fare parte della mia squadra».
Potrebbe nominare una giunta di tecnici? «Io sto pensando a una giunta del sindaco, con componenti di natura tecnica ma anche di natura politica. Mi interessa però l’efficienza. Questa città esige risultati». A chi gli imputa di stringere alleanze da destra a sinistra Manna ricorda: «Il sindaco non appartiene a nessun partito. Non ho mai avuto tessere. Anzi, appartengo al partito dei diritti dei cittadini, questo sì. Se qualcuno intende rallentare l’azione amministrativa condotta nell’interesse dei cittadini, non mi troverà accondiscendente. Al contrario, mi opporrò in tutti i modi».
Non è escluso un passo indietro, un ritorno alle prime scelte adottate ad inizio consiliatura: «La mia prima giunta ha lavorato in modo silenzioso ma estremamente produttivo – dice Manna – Abbiamo rastrellato risorse consistenti grazie a quel lavoro progettuale. La fase della realizzazione adesso ci impone una netta accelerazione. Siamo ad una svolta: qui o si decide di innestare il turbo o si va a casa. Non ci sono alternative».
Il sindaco di Rende inoltre, ha parlato dei recenti incendi dell’ex Legnochimica e della discarica di Sant’Agostino, ricordando che entrambi i siti sono di proprietà privata e dunque non di competenza dell’amministrazione comunale. «Poiché il comune è in predissesto non possiamo neppure esercitare un’azione di surroga nella bonifica del sito dell’ex Legnochimica che spetta comunque all’azienda, anche se in liquidazione.
Sulla discarica di Sant’Agostino la realizzazione risale alla gestione commissariale e la proprietà dei terreni è ancora in capo ai privati. Occorre un piano di caratterizzazione dal costo di 288 mila euro per verificare se sia o meno necessaria un’opera di bonifica del sito. In ogni caso siamo preoccupati per i diversi roghi degli ultimi giorni dall’origine probabilmente di natura dolosa. Lo svilupparsi di incendi in aree così sensibili ed in tempi tanto ravvicinati non può essere una coincidenza».
Salvatore Bruno