Dura critica da parte del coordinatore cittadino Rcd Rende: «Il cuore della città senza anima»
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«L’ ipocrisia è l’aggettivo giusto per definire le azioni che il sindaco di Rende sta mettendo in atto per il centro storico. La sua amministrazione non è stata in grado di produrre una sola idea. Hanno scimmiottato, maldestramente, prendendo in giro gli abitanti con promesse mai mantenute». Lo riferisce Valerio Cavalieri, coordinatore cittadino Rcd Rende.
Secondo Cavalieri «le ultime due trovate sono esilaranti. La prima – commenta - su espressa indicazione del sindaco, è la passeggiata del presidente di una nota banca locale fatta nel centro storico per, nientepopodimeno che, trovare un luogo dove posizionare un bancomat. Ma i cittadini di Rende si chiedono a cosa serva un bancomat quando questa inutile amministrazione non è stata capace di far aprire attività commerciali, botteghe, farmacie, tabacchi e attrarre turismo per portare gente e, di conseguenza, economia. La seconda brillante idea di Manna è stata quella di accogliere nel centro storico i migranti per ripopolare il borgo antico».
«Come al solito – aggiunge - c’è superficialità e ipocrisia ed è chiaro l’intento di prendere in giro gli abitanti, ancora una volta. Dopo le roboanti promesse di scuole di alta formazione, di grandi spettacoli cinematografici, di far approdare la cultura a Rende vecchia, gli abitanti si ritrovano con palazzo Vercillo Martino praticamente sempre chiuso, il cinema Santa Chiara con una serie di film senza alcun filo logico e culturale, con il castello che tutto è tranne che un museo, con il Museo Civico frequentato non certo da appassionati d’arte, con l’albergo di palazzo Basile pieno di topi e lasciato marcire senza alcun intervento. Difficile trovare una sola cosa che abbia fatto Manna. Il vecchio centro – conclude - è non solo senza persone, ma soprattutto, è senza anima e senza idee».