Un lungo dibattito ha fatto seguito alla relazione al Bilancio dell'assessore Talarico. E gli esponenti del Pd, già molto critici durante la passata legislatura, hanno ribadito l'errore fatto dal governatore precedente che ha costretto la Regione all'esercizio provvisorio
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Dopo la relazione sul bilancio da parte dell’assessore Talarico si è avviato il dibattito in consiglio regionale. Da evidenziare le dichiarazioni del capogruppo Pd Domenico Bevacqua e di Carlo Guccione che hanno preso le distanze dalla gestione precedente e hanno chiesto scusa per la mancata approvazione della manovra finanziaria durante la scorsa legislatura.
«Serve un “mea culpa” per gli errori commessi nel passato – ha detto Bevacqua – dobbiamo fare in modo che la classe dirigente diventi degna di questo nome e rispetti le regole. Purtroppo ci troviamo ad approvare un bilancio senza avere avuto modo di confrontarci in Commissione e con le parti sociali. Bisogna ripartire dai fondi comunitari per dare una speranza di sviluppo alla Regione».
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Anche Carlo Guccione si è espresso sulla stessa linea. «Riprendo le parole del capogruppo e inizio il mio intervento chiedendo scusa. Abbiamo un’eredità pesante. Siamo qui questo pomeriggio ad approvare in tutta fretta il bilancio. È stato un errore della giunta dell’epoca non approvare il bilancio entro dicembre come fatto dal presidente Bonaccini in Emilia. Saremmo in un’altra fase specialmente nei confronti dell’emergenza Coronavirus. Adesso – ha concluso Guccione - Non mi interessa chi governa che tessera di partito ha. Da questa situazione possiamo uscire soltanto tutti insieme».
Sia Guccione che Bevacqua avevano ampiamente criticato la gestione Oliverio durante la legislatua precedente e si erano sospesi dal gruppo consiliare del Pd.