Sono due le sedute che la Seconda Commissione ha deciso di dedicare al Bilancio della Regione che si configura come un documento contabile improntato al principio della prudenza, al fine di tutelare gli equilibri di bilancio provando ad assorbire gli impatti ricadenti delle riduzioni imposte dallo Stato che rendono i margini di manovra sempre più stretti, con maggiori accantonamenti che scongiurano l’aumento di Irap e Irpef.

Sotto la lente ci sono il Bilancio di previsione tanto della Cittadella quanto di Palazzo Campanella e la legge di stabilità. I resoconti d’aula danno conto di un Marcello Minenna, assessore al ramo, a sottolineare, in particolare, «le difficoltà di raccordo con le scelte adottate dal Governo in sede di bilancio statale, rivelatisi, di fatto, peggiorative rispetto agli orientamenti più favorevoli inizialmente emersi».

D’altra parte, ha confermato il presidente della Commissione Bilancio Antonio Montuoro, alle Regioni è richiesto un nuovo contributo di finanza pubblica che vale circa 12,5 milioni di euro per il 2025, 37,5 milioni di euro nel periodo ‘26-‘28 e circa 58,4 milioni di euro nel ’29.

A puntualizzare le difficoltà affrontate nell’approntare il Documento contabile, anche il dirigente generale del Dipartimento Economia e finanze Filippo De Cello, secondo cui, «se non si fosse agito secondo il principio della prudenza, non sarebbe stato possibile mantenere l'equilibrio di bilancio». A risentire dei tagli forzati anche la Giunta e il Consiglio che si sono visti tagliare le “spese di funzionamento”. Ma Oltre a questo si è dato luogo al definanziamento di leggi meno utilizzate, mantenendo quelle sulle politiche sociali. Al proposito Montuoro ha sostenuto che nel 2025 ci saranno più risorse a disposizione rispetto al 2024, quantificandole in 628 milioni di euro.

Terminerà oggi in seconda commissione bilancio la discussione sui documenti contabili della Regione. in discussione anche la legge di stabilità in un quadro di ristrettezze causate anche dal contributo di finanza pubblica richiesto dal governo alla nostra Regione che solo nel 2025 dovrà versare oltre dodici milioni di euro nelle casse dello Stato.

Tra gli aspetti più rilevanti contenuti nella Legge di Stabilità anche l’allocazione di 13 milioni di euro per ciascuna annualità dal 2025 al 2027 a seguito della disapplicazione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco di passeggeri sugli aeromobili. È l’assessore Minenna a rispondere ai quesiti posti dalle opposizioni sul tema sostenendo che la scelta di intervenire su tale settore si fonda su una logica di competitività territoriale a livello nazionale, sulla falsariga di quanto fatto in Friuli.

Da registrare anche una stretta sui Comuni beneficiari di fondi regionali per investimenti. Il ritardo degli enti territoriali ha suggerito alla Regione di concede ai Comuni un ultimo anno (il 2025) per attivare i mutui che decadranno nel caso non siano utilizzati entro questa scadenza. Emblematico in questo senso il caso di Vibo Valentia sollevato da Antonio Lo Schiavo che rischia di perdere 4 milioni legati all’alluvione del 2006.

Per quanto riguarda il Consorzio unico di bonifica, Minenna ha anche anticipato che è stato previsto un ulteriore incontro «per valutare lo stato di avanzamento di un piano industriale innovativo che mira a trasformare il Consorzio in un soggetto capace di perseguire ambiziosi obiettivi di rinnovamento e di garantire una più efficace manutenzione del territorio».

Relativamente alla forestazione, ha aggiunto che è in fase di valutazione la presentazione di «un progetto di riforma per Calabria Verde che lo configuri come Ente pubblico economico con personale pubblico, basando tale approccio sulla necessità di considerare l'Ente come un organismo che opera secondo i criteri propri degli enti pubblici economici».

Tra gli aspetti singolari, per l’esiguità delle risorse previste in relazione al fenomeno, rientrano i 100mila euro per ogni annualità tra il 2025 e il 2027 da impegnare per risarcire i danni da incidenti stradali causati dai cinghiali.