I capigruppo: «Ci batteremo con tutte le nostre forze per evitare che il Consiglio regionale venga espropriato delle proprie funzioni»
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Le minoranze in seno al Consiglio regionale della Calabria (Pd, Iric, Dp, Misto), attraverso i loro capi gruppo (Bevacqua, Callipo, Aieta e Pitaro), hanno discusso dei punti inseriti all’ordine del giorno del prossimo consiglio regionale di martedì.
«Abbiamo sancito – si legge nel comunicato congiunto rilasciato- una chiara unità politica sui temi e i problemi che interessano i calabresi e abbiamo deciso di proseguire nel metodo dell’approfondimento comune, senza concedere sconti al preoccupante dilettantismo che la Giunta regionale, in questo pur breve periodo, ha già ampiamente dimostrato. Soprattutto, ci batteremo con tutte le nostre forze per evitare che il Consiglio regionale venga espropriato delle proprie funzioni: la Regione non può essere appannaggio esclusivo delle segrete stanze dell’Esecutivo».
«Da più tempo – prosegue il comunicato - anche in ragione del momento delicato e drammatico che vive la Calabria, avevamo chiesto alla Presidente Santelli di presentare e discutere le sue linee programmatiche: finalmente, a seguito della nostra reiterata richiesta, è stata convocata la seduta consiliare nella quale si potrà procedere alla discussione in merito.
Auspichiamo che la presidente presenti linee credibili e aperte al contributo costruttivo di tutti i consiglieri regionali: si tratta di delineare il futuro di questa terra e l’interazione istituzionale è assolutamente necessaria. Al momento, nonostante le ripetute proposte, non è dato sapere quali siano le strategie e gli obiettivi dell’attuale maggioranza per i prossimi anni. Al contrario, sembra di capire che questo centrodestra sia impegnato non già a costruire un programma di governo, bensì a puntellare i rapporti e le posizioni interne, attraverso la costituzione di nuove commissioni che serviranno solo a dare contentini politici a chi, fin dal primo giorno, scalpita per avere visibilità attraverso l’appropriazione di postazioni».
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