VIDEO | L'assemblea approva la norma salva Ferrovie della Calabria e adegua il taglio dei vitalizi alle disposizioni della Conferenza Stato-Regioni con un taglio da un milione e duecentomila euro. Subito dopo però l'opposizione gela Irto e il governatore abbandonando l'aula e facendo venire meno il numero legale
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Il Consiglio regionale dovrebbe aver messo la parola fine alla querelle infinita relativa ai vitalizi degli ex consiglieri regionali e al sistema pensionistico di quelli in carica.
Dopo mille polemiche il Consiglio aveva approvato un testo di legge a firma Giuseppe Giudiceandrea per operare una sforbiciata al trattamento degli ex consiglieri e introdurre il sistema contributivo da ora in avanti.
Le misure dei tagli, però, non erano state considerate sufficienti e sono state riviste nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni. Pertanto tutte le Regioni hanno avuto l’obbligo di adeguarsi alle nuove disposizioni entro il 31 maggio 2019.
E, così, come d’abitudine Palazzo Campanella ha aspettato l’ultimo istante disponibile e ha sfruttato il Consiglio odierno per arrivare all’approvazione del testo di legge per evitare di incorrere nelle pesanti sanzioni previste dal governo che, di fatto, avrebbero completamente ingessato il bilancio regionale.
Il testo finale è stato inserito poco prima dell’inizio dei lavori e dopo una breve discussione durante i lavori della Conferenza dei Capigruppo convocata dal presidente Nicola Irto.
Il risparmio per le casse regionali sarà pari al 13,27% all’anno rispetto alla spesa precedente che quindi verrà ridotta di oltre 1.249.588,00.
Per quel che riguarda, invece, i consiglieri in carica nell’attuale legislatura, ormai in fase avanzatissima, è prevista la possibilità di poter versare alla Regione, in un’unica soluzione, ovvero rateizzando il versamento necessario nella durata massima di 36 mesi, le somme necessarie per maturare l’indennità differita, pari cioè al numero massimo delle mensilità di un’intera legislatura individuato astrattamente in 60 mensilità. Molto soddisfatto per l’approvazione il consigliere Giuseppe Giudiceandrea che è stato tra i più ostinati nello spingere l’Aula e che aveva approntato la precedente stesura della legge.
Il Consiglio ha poi approvato l’interpretazione autentica dell’articolo uno della legge regionale 27 aprile 2015 n.11 per evitare che la spending review venisse applicata anche a Ferrovie della Calabria rischiando di fare andare in panne un servizio pubblico essenziale per il trasporto pubblico.
Neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo che la maggioranza viene fatta tornare alla realtà dal solito Gianluca Gallo che ha nuovamente fatto notare che la maggioranza non ha i numeri per mantenere il numero legale e invitato Nicola Irto a interrompere i lavori. «Siamo stati in Aula per garantire l’approvazione di provvedimenti importanti per la Calabria, ma adesso non ci sono più le condizioni per proseguire». Il risultato finale: per l’ennesima volta il centrosinistra deve alzare bandiera bianca e Mario Oliverio vede la sua maggioranza evaporare ogni giorno di più. Un colpo così duro che ha lasciato increduli consiglieri e assessori che si sono fermati in Aula a commentare l'accaduto ben oltre il termine della seduta.
Riccardo Tripepi