Di tanto in tanto nel centrodestra calabrese si verificano dei siparietti surreali in relazione alla candidatura a presidente alle prossime elezioni regionali d’autunno. Quando tutto sembra scontato, infatti, arriva una dichiarazione, un’intervista di qualche autorevole protagonista del centrodestra che fa intendere il contrario. Per Jole Santelli non ci sono dubbi: il candidato alla presidenza della Calabria tocca a Forza Italia ed è Mario Occhiuto, attuale sindaco di Cosenza. La certezza della Santelli sarebbe un tavolo nazionale nel quale si è stabilito che in Calabria il candidato presidente tocca agli azzurri. Tutti d’accordo, tutti contenti.  

 

E poi arriva la doccia fredda. Wanda Ferro, qualche giorno fa, infatti, ha scaricato un bel secchio d’acqua gelato sulla testa di coloro che propugnano certezze nel centrodestra calabro. La Ferro, referente del partito della Meloni nella nostra regione comunica agli alleati di non avere escluso la possibilità di ritentare la scalata alla Cittadella. E non finisce qua.

 

La Lega di Matteo Salvini, fresca fresca di successi elettorali, inaspettati fino a qualche tempo fa alle latitudini meridionali, irrompe con il freno a mano tirato e, attraverso il neo commissario bergamasco inviato in Calabria ad affiancare il lametino Furgiuele, notifica ai calabresi azzurri che non esclude che la Lega possa avanzare un suo candidato per la Regione. Certezze frantumate? Ipotesi fantasiose, dichiarazioni di stampo elettorale  per alzare il prezzo, come sostiene la coordinatrice calabrese di Forza Italia? Può darsi. Certo è che, tutto ciò,  rende il quadro politico del centrodestra in movimento e, dunque, in fibrillazione. E, paradossalmente, più le ipotesi della vittoria del centrodestra si consolidano, più il quadro si complica e, il nome di Mario Occhiuto, che sembrava certo, legato al futuro e al destino di Forza Italia, invece, appare precario, sia dal punto di vista elettorale sia dal punto di vista politico. Lo spettro che non fa dormire sonni tranquilli a Jole Santelli, ovvero, il fronte unico sovranista a due gambe (Lega e Fdi) del quale aveva scritto ieri il nostro Tripepi,  sostanzialmente è andato in scena proprio in Calabria in questi giorni, esattamente alle elezioni amministrative di Corigliano-Rossano.

 

Lo schieramento a sostegno del candidato a sindaco del gen. Giuseppe Graziano, infatti,  va dalla lega di Salvini all’area politica dei fratelli Gentile ed esclude proprio Forza Italia che, di fatto, si è liquefatta. Se questa alleanza dovesse rivelarsi vincente a Corigliano-Rossano, considerato che si tratta della terza città della Calabria,  potrebbe rappresentare un precedente  per mettere fuori gioco definitivamente il partito azzurro calabrese e non solo. Ma lo sguardo delle forze in campo è rivolto alle elezioni europee e al loro risultato, la vera costruzione della coalizione e i relativi rapporti di forza cominceranno da quel dato.

 

Pasquale Motta