Finalmente, dopo oltre 4 mesi dalle elezioni regionali, si è insediata la giunta delle elezioni. Ma non è ancora entrata nel pieno del suo lavoro in quanto ha provveduto soltanto ad eleggere il suo presidente individuato in Giuseppe Neri di Fratelli d’Italia. La riunione per cominciare la verifica sulle condizioni di eleggibilità dei singoli consiglieri, invece, è stata fissata per il prossimo 11 giugno.

Eppure secondo quanto previsto dallo Statuto all’articolo 17 «Il presidente, nella prima riunione successiva alla sua elezione, comunica al Consiglio i nomi dei Consiglieri regionali, designati, uno da ciascun Gruppo, per costituire la Giunta delle elezioni, che è insediata entro i successivi sette giorni con l’elezione nel suo seno del Presidente». Considerando che Tallini è stato eletto il 26 marzo scorso, il ritardo appare enorme e inspiegabile.

Anche perché all’articolo 18 dello Statuto si spiegano le competenze della giunta. «Subito dopo l’elezione del suo Presidente, la Giunta delle elezioni, a cominciare dai propri membri, esamina le condizioni di eleggibilità dei singoli Consiglieri regionali.   Per i fini di cui al primo comma, i Consiglieri eletti devono sottoscrivere presso la segreteria del Consiglio, entro la data della prima seduta Consiliare, una dichiarazione dalla quale risulti che essi non versano nelle condizioni previste dalla legge elettorale come cause di ineleggibilità.  Qualora sussistano, per taluni Consiglieri regionali dei quali è stata proclamata l’elezione, condizioni di ineleggibilità, la Giunta delle elezioni, sulla base degli elementi acquisiti, propone al Consiglio le conseguenti decisioni a norma di legge».

Considerando il numero dei ricorsi presentati dopo le elezioni dello scorso 26 gennaio l’esame delle condizioni di eleggibilità sarebbe stato da svolgere nei tempi più rapidi possibili. La priorità per questo Consiglio invece è stata la modifica alla legge sui vitalizi.