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La Cittadella della Regione Calabria.
Nell’attesa della direzione regionale del Pd che il segretario Ernesto Magorno ha convocato per il prossimo 28 giugno, comincia a muoversi qualcosa negli assetti complessivi del centrosinistra al governo della Calabria.
Mario Oliverio ha firmato il decreto con il quale assegna le deleghe ai consiglieri regionali Mauro D’Acri (Oliverio presidente) e Giovanni Nucera (Sel). Per il primo si tratta della riconferma nel settore dell’Agricoltura, mentre per il secondo si può parlare di un preciso segnale politico che guarda finalmente a sinistra, così come non ha mancato di sottolineare lo stesso Giovanni Nucera, neo incaricato allo Sport, alle Politiche Giovanili, al Volontariato e Associazionismo.
Un modo per puntellare la maggioranza in Consiglio regionale e dare attenzione ad un gruppo politico, seppur rappresentato in Aula da un solo consigliere, che fino ad oggi era stato escluso dagli assetti di governo e che spesso aveva fatto sentire la propria voce critica nei confronti della gestione Oliverio. Nucera, inoltre, aveva espresso molto spesso posizioni assai simili a quelle assunta da Flora Sculco che a Crotone ha dato l’ultimo dispiacere al Pd di Magorno, portando alla vittoria di Ugo Pugliese, capace di imporsi nettamente al ballottaggio su Rosanna Barbieri.
In molti pensano che l’assegnazione delle deleghe possa essere un primo passo verso una ridiscussione degli assetti di giunta. La scelta di affidarsi ai soli tecnici non è mai stata digerita all’interno del gruppo consiliare del Pd e dei partiti del centrosinistra. Cambiare una o due pedine nello scacchiere attuale degli assessori per fare posto alla politica potrebbe essere un primo segnale di discontinuità.
A tal proposito fa riflettere che, oltre alle deleghe che erano trattenute dal presidente, si sia proceduto ad alleggerire il carico affidato a Federica Roccisano, cui erano state assegnate in precedenza le Politiche Giovanili.
Insomma, insieme al commissariamento della federazione di Cosenza e ad uno “svecchiamento” della segreteria regionale con l’inserimento di nuove leve del renzismo, quali potrebbero essere il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà e il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, fin qui rimasti ai margini della gestione del partito, potrebbe esserci in vista anche un mini rimpasto di giunta che darebbe a Oliverio anche la possibilità di riconciliarsi con il Consiglio.
Naturalmente molto dipenderà sia dall’esito della direzione regionale, ma soprattutto dalla riunione di quella nazionale che Matteo Renzi ha convocato per il prossimo 24 giugno. In quella sede si capirà quale linea il premier deciderà di attuare sia a livello nazionale che sui territori. In particolare sarà determinante capire come si reimposteranno i rapporti con la minoranza dem che con le ultime dichiarazioni al vetriolo di D’Alema sembra essere determinata a non cedere di un passo.
Riccardo Tripepi