Primi due nomi nella giunta di Jole Santelli. Si tratta di Capitano Ultimo e Sandra Savaglio. Ecco chi sono
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Prende forma la giunta targata Jole Santelli, la prima donna presidente della Regione Calabria eletta il 26 gennaio 2020 con oltre il 55% delle preferenze.
Nei giorni scorsi la governatrice ha iniziato di fatto a mettere mano alla giunta mettendo a segno due colpi di cui ha parlato tutta Italia. A Montecitorio durante una conferenza stampa ha presentato il primo assessore, Capitano Ultimo, che avrà la delega all'Ambiente. È stata poi la volta dell'astrofisica e docente dell'Unical Sandra Savaglio nominata da Jole Santelli assessore con delega alla Cultura, Istruzione e Ricerca.
Capitano Ultimo: il colonnello che catturò Riina
Il colonnello Sergio De Caprio, meglio conosciuto come Capitano Ultimo, ha conquistato nella trincea siciliana i galloni di “eroe”: è stato l'uomo che ha catturato il boss dei boss, Totò Riina. Lo stesso Ultimo ha più volte raccontato di aver visto il terrore negli occhi del “boia”, in quel momento fatidico in cui gli ha stretto le manette ai polsi.
Non è ancora chiaro se De Caprio manterrà il suo volto coperto anche nelle vesti di assessore regionale. Importa poco, in fondo. Santelli lo ha scelto perché è un simbolo di legalità, un bastione contro la corruzione, un martello implacabile scagliato contro il malaffare. E poi, soprattutto, è un ufficiale dell'Arma che conosce bene la materia ambientale e saprà dare il suo contributo per rilanciare l'intero settore, valorizzare i tre parchi nazionali, avviare o completare le bonifiche, mettere a regime un sistema di raccolta rifiuti finalmente efficiente.
Savaglio, il cervello in fuga torna a casa
Sandra Savaglio è, invece, un ex “cervello” in fuga. Nel 2004 finì sulla copertina di Time come simbolo di un'Europa sprecona che lascia fuggire in America i suoi scienziati migliori. Santelli non solo ne ha riconosciuto i meriti scientifici e accademici, ma con la sua scelta permetterà alla studiosa cosentina di trasferire e introdurre nel sistema universitario calabrese – da sempre incapace di sviluppare al meglio le sue potenzialità – tutte quelle inestimabili esperienze/conoscenze fatte nel corso di una vita professionale spesa prevalentemente all'estero.