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Il consiglio regionale ha approvato, nella tarda serata di ieri, il Documento di programmazione economica finanziaria 2015-2017 della Regione Calabria (Dpefr), la Legge di stabilità regionale, il Collegato alla manovra finanziaria 2015 e il bilancio di previsione per l'anno 2015 e pluriennale 2015-2017. La manovra finanziaria da 7 miliardi di euro ha ottenuto i voti favorevoli della maggioranza di centrosinistra mentre l’astensione per il gruppo di Ncd, voto contrario per Forza Italia, Casa della libertà e gruppo Misto.
Tra gli emendamenti presentati alla Legge di stabilità, è stato approvato all’unanimità un impegno di spesa di tre milioni di euro, prelevato dal Fondo Unico per le imprese, destinato all’abbattimento delle tasse di ancoraggio nel porto di Gioia Tauro.
Dopo aver osservato un minuto di silenzio per le vittime del mediterraneo, la seduta si apre con la relazione dell’assessore al Bilancio, Vincenzo Ciconte. “È una manovra finanziaria fortemente condizionata dai diversi vincoli – spiega Ciconte - ma che si muove in una rigorosa logica di contenimento dei costi”. “L’obiettivo – continua - è semplificare le procedure e conseguire risultati anche sul fronte della crescita”. Si sofferma poi su l’importanza dei Fondi europei spiegando che “la nuova amministrazione regionale ha messo in atto un intervento urgente per accelerare la spesa. Il fondo sociale europeo faciliterà l'accesso al mondo del lavoro, condizione per una società più coesa e competitiva”.
La ricetta del vicepresidente della giunta regionale e assessore al Bilancio, Vincenzo Ciconte è quindi quella di “valorizzare il merito e snellire la burocrazia. Si interverrà valorizzando turismo, cultura e puntando sui giovani. Solo così sarà possibile invertire il trend negativo dell'occupazione”.
Poi tocca al presidente Oliverio che propone uno stanziamento di tre milioni di euro per abbattere le tasse di ancoraggio del porto di Gioia. “Con questo provvedimento – dice Oliverio - dimostriamo il valore che il porto ha per questo governo regionale”. Il Consiglio approva all'unanimità.