Le assunzioni nei gruppi politici del Consiglio regionale della Calabria in questi mesi sono divenute un vero e proprio scandalo nostrano. Ne abbiamo parlato tante volte, suscitando non poco clamore quando abbiamo sottolineato i contratti di collaborazione continuata e continuativa, detti Co.co.co., con i quali venivano pagate con soldi pubblici persone che ben poco apporto potevano dare al lavoro dei consiglieri regionali, dai baristi alle commesse, dai modelli alle baby sitter.
Non son mai state chiare nè chiarite le mansioni che questi assunti avrebbero dovuto svolgere (nè se alcuna mansione sia stata effettivamente svolta, tantomeno in lockdown e in smartworking).
Non è una novità, però, che queste persone, in gran parte e nella sostanza siano o amici di partito o “grandi elettori”, ossia portatori di voti alle competizioni elettorali, oppure ancora, loro parenti o alterego. Una paghetta in cambio del convinto appoggio elettorale? Non possiamo dirlo, ma il dubbio sovviene, soprattutto se si procede a fare Co.co.co. anche a consiglio regionale sciolto ed in carica solo per gli affari correnti.

I Co.co.co. pre-elettorali di Giuseppe Graziano

Dopo l’arresto e la sospensione da assessore regionale al bilancio a seguito dell’inchiesta “Basso profilo” di Franco Talarico, segretario regionale dell’Udc e l’addio del consigliere regionale Nicola Paris, a tener il cerino dello scudocrociato a Palazzo Campanella è rimasto il capogruppo (di un gruppo formato solo da se stesso), Giuseppe Graziano.
Sarà la sofferenza della solitudine, ma con l’anno nuovo ha assunto Co.co.co. nel gruppo Udc quasi a pioggia. Tra i presenti, Bina Salvati di Longobucco, ma originaria di Rossano. Ex commessa Conad e operatrice di call center, oggi è Co.co.co. anche di una agenzia di recupero crediti. Segni particolari: cugina di Giuseppe Graziano.
Oltre a lei è presente Giuliano Stumbo, parrucchiere di Belvedere Marittimo e già docente di “tecnica del colore”; Andrea Francomano, barista di Castrovillari, invece, vanta nel suo curriculum “ottime competenze in merito ai laboratori di servizi eno- gastronomici con qualifiche specifiche nel settore cucina”.
Co.co.co. anche per Gianfranco Gallo, consulente immobiliare di Rossano e Damiano Carnevale, tabaccaio di Spezzano Albanese.
In elenco c’è Angela Forte, docente di filosofia di Cassano allo Jonio e ufficio stampa del Sindaco di Acri. Nel curriculum, tra le altre cose, sottolinea di essere membro del coro polifonico di Acri e ballerina e istruttrice di fitness dal 1998; Giovanni De Simone, ex consigliere e assessore comunale di Rossano, vice coordinatore Udc di Corigliano Rossano, di professione fotografo professionista, ma ama lo yoga e la “clowneria teatrale”.
Assunta anche Maria Grazia Scigliano, tra i proprietari dell’omonimo hotel di famiglia, sempre a Rossano. Nel curriculum specifica: «All’età di sei anni ho partecipato ad un concorso di disegno e mi sono classificata al terzo posto vincendo l’abbonamento a Topolino per un anno». Chapeau.
Dulcis in fundo, Domenico Mangone, ex consigliere di Belmonte Calabro, fino a due mesi fa era operatore amministrativo del conservatorio di musica di Nocera Terinese e il noto avvocato civilista Fabio Gardi, già committente responsabile della campagna elettorale del candidato sindaco di Rende Sergio Tursi Prato, sostenuto da Giuseppe Graziano.

A Locri le assunzioni di Raffaele Sainato

Il Presidente della commissione regionale riforme Raffaele Sainato, eletto con Fratelli D’Italia e poi ritornato in Forza Italia è stato il vicesindaco di Giuseppe Calabrese a Locri. Frizioni tra loro hanno poi portato Sainato (con la scusa di una asserita incompatibilità tra ruoli locali e regionali) a dimettersi e rimanere consigliere comunale semplice, salvo poi veder uscire dalla giunta anche le sue fedelissime Anna Sofia e Anna Baldassarro. Se la prima è divenuta portaborse, alla seconda è arrivato ora il Co.co.co.
Oltre a lei, assunzione per Gabriele Polito, che dal curriculum risulta responsabile comunicazione del Comune di Locri, organizzatore della rassegna di birre artigianali “beer Locri” e vanta ottima esperienza nei lavori di falegnameria; Luigi Romano, detto Gigi, fotografo ufficiale del Comune di Locri, nel suo curriculum annuncia la “prossima pubblicazione con Antonio Nicaso di un libro fotografico sul giornalismo in Calabria”.
Rinnovo per Andrea Belfronte, di Locri, con un passato da passato da assistente pasticcere e poi stagista in un ristorante, ma ad Anguillara Sabazia, in provincia di Roma. Sui social dice di parlare “dialetto calabrese e dialetto romanesco” e di aver “studiato carbonara”.
Per salvarsi da questo mare di nomine non poteva mancare un bagnino, Federico Piperno di Marina di Gioiosa Jonica, già autista part-time dello stesso Sainato.
Se questo basterà ai due notabili di centrodestra a “garantirsi” la rielezione lo diranno le urne. Certo è che queste assunzioni, legalmente e formalmente previste dai lacci e lacciuoli normativi regionali, sono uno schiaffo ai ristoratori e a chi in pieno lockdown è stato costretto a chiudere tra zone rosse e coprifuochi.