«Questo gioco perverso che prevede, in previsione delle prossime elezioni regionali, che uno schieramento arruoli sfacciatamente tutti i responsabili dello sfascio della Calabria, uniti e gaudenti, mentre quello che dovrebbe costruire l'alternativa gioca ad "avanti un altro candidato" non va bene. Per niente! Qualcuno potrà obiettare che ci sono altri candidati da tempo in pista. Ma ricordiamo che anche loro erano un tandem ed ora sono due singoli monocicli». Lo ha dichiarato Davide Zicchinella, sindaco di Sellia e dirigente del Partito democratico, commentando la notizia della rinuncia della candidatura a governatrice della Calabria di Maria Antonietta Ventura. Il primo cittadino, nella sua disamina, critica la scelta di sacrificare la candidatura di Nicola Irto operata dai vertici del Pd a Roma in nome di una «alleanza creata in laboratorio» con il Movimento 5 stelle.

«La sindrome della divisite – afferma Zicchinella in merito al “divorzio” tra Luigi de Magistris e Carlo Tansi - ha colpito anche loro! Pesantemente. Fermiamoci adesso. Abbiamo visto che neanche a Roma hanno la soluzione giusta. Hanno sacrificato un candidato per me eccellente come Nicola Irto, giovane, con esperienza politica ed istituzionale, calabrese da sette generazioni, per ricercare una unità artificiale, costruita in laboratorio, guardando ai bisogni della Calabria dallo spazio e calandola giusto giusto con l'astronave. Ma si è finiti per fare ammarare e affondare la navicella. Con tutto l'equipaggio a bordo. Fermatevi. Mettiamo da parte antipatie e rancori personali. Interessi di autoconservazione e ego ipertrofici».

«Qui è in ballo il futuro della Calabria – attacca il sindaco - che questa destra, apparentemente unita e gaudente, ma mai capace di rinnovarsi, fatta di dinastie politiche, gruppi di potere, ha sempre dimostrato di non avere a cuore. Non regaliamo questa regione a chi ha dimostrato nella pandemia approssimazione e dilettantismo pensando solo a nomine e portaborse. A chi siede in parlamento da decenni senza portare nessun utile alla propria terra. Cerchiamo insieme attraverso un grande coinvolgimento del tessuto politico, sociale, produttivo e sindacale sano calabrese un candidato, una candidata, che possa rappresentare tutto lo schieramento moderato e progressista».

Zicchinella propone si sedersi e riflettere sul futuro della Calabria, «senza desideri di rivalsa o di vendetta. Proviamo a stare insieme tutti. Troviamo il metodo per far esprimere e scegliere quante più persone possibile sui territori. C'è ancora tempo. Abbiamo ora la possibilità di incontrarci in sicurezza, in presenza, anche in tanti. Non manca la voglia di partecipazione. Ma poniamo fine a questo indegno balletto di nomi. Riportiamo la politica dallo spazio alle città, ai borghi, alle contrade della nostra terra. Tra la gente in carne ed ossa che vive in Calabria, che vive quotidiano dolore, disagio, difficoltà. Incontriamo e consideriamo chi lavora duramente nei territori. Lasciamo allo spazio i corpi celesti, guardiamolo nuovamente dal basso questo cielo di Calabria che possiamo ancora colorare di speranza».