VIDEO | Il sindaco di Napoli in corsa per la carica di governatore alla Regione ha fatto tappa nel centro del Vibonese dove ha presentato una serie di candidati anche per prevenire eventuali altre defezioni
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Nella piazza di Nicotera, con una intensità simbolica mai registrata prima, salgono sul palco quelli che Luigi de Magistris chiama “candidati”, e anche così il candidato blinda la convinzione dei suoi per prevenire nuove emorragie. La serata si trasforma quindi anche in una prova muscolare, ma, ascoltando le opinioni di chi partecipa, si capisce come sia soprattutto il “popolo del polo civico” a dimostrare di essere convinto.
«I partiti che governano la Calabria da una vita, ci hanno costretti a non definirci di sinistra, di centro o di destra», ammette un sostenitore del sindaco di Napoli. «Il sistema gli ha impedito di fare il magistrato – gli fa eco una signora che dice di essere di sinistra – è giusto che ora abbia la sua rivincita con un progetto per cambiare la regione». «Io sono apartitico – risponde un altro – ma a me de Magistris piace perché ha cambiato Napoli». Motivazioni disparate, tutte riconducibili al disagio di un mondo politico di riferimento, quello della sinistra, che il candidato cerca di rappresentare anche attraverso la sua biografia. «Non è solo lui ma è anche il movimento che ha creato», spiega un sostenitore che sembra non voler sprofondare nell’accoppiata leaderismo civismo. «Non è da oggi che de Magistris vuol cambiare la Calabria visto che noi abbiamo aderito a DeMa nel 2016», sostiene Emanuela Spataro, referente nicoterese del movimento che, secondo Michele Conia – sindaco di Cinquefrondi e dirigente sin dalla prima ora e di primo piano dell’entourage del candidato – «lotta contro i partiti che non hanno autonomia da Roma».
Tra gli altri da candidati parlano il presidente di una banca, Pino Grillo, il notaio strappato alla sinistra dei partiti, Antonio Loschiavo, la vicesindaca di Ioppolo, Florinda Albino. C’è chi confessa di candidarsi dopo aver disertato le urne, e c’è chi come Angelo Carchidi – già candidato con Pippo Callipo – spiega che «questo approdo mi sembra naturale nel mio percorso politico dopo il sostegno ad un candidato civico che veniva dal mondo dell’imprenditoria». Recuperi comunque benefici, sperando che piazza faccia rima con governo. «La nostra è una maratona che corriamo con il popolo accanto», sostiene de Magistris che non si sente penalizzato dal fatto di essere in campo da molto più tempo dei suoi avversari.