Dopo l'incursione di Grillo, in Emilia Romagna i pentastellati potrebbero accettare Bonaccini e in Calabria i dem potrebbero "ricambiare" convergendo sul docente Unical scelto dal Movimento. Ma si riapre uno spiraglio anche sul ritorno in campo di Pippo Callipo
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Le dichiarazioni di Beppe Grillo rimescolano nuovamente le carte in vista delle prossime regionali e proprio alla vigilia della visita di Luigi Di Maio in Calabria. «Con la sinistra possiamo fare progetti bellissimi», le parole del leader che ha confermato il ruolo di capo politico per il ministro degli Esteri, ma ha specificato che «gli starà più vicino».
Una sorta di commissariamento soft per qualcuno con l’azzeramento della posizione “alle regionali correremo da soli”. Pure l’oltranzista Nicola Morra, ad esempio, ha invitato i suoi ad ascoltare Grillo e non solo nei momenti difficili e sulle regionali ha ammesso: «Bisogna valutare caso per caso».
E dunque? Boatos provenienti dalla Capitale parlano già di trattative intense tra gli sherpa di Nicola Zingaretti e quelli di Di Maio per ridiscutere le intese in vista degli appuntamenti di Emilia e Calabria.
In Emilia l’uscente Stefano Bonaccini ha ottime possibilità di essere rieletto, stando almeno ai sondaggi, ma una corsa in solitaria dei Cinque Stelle potrebbe azzopparlo e regalare più di una possibilità alla candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni che viene investita dai quotidiani di centrodestra del compito di far saltare il governo Conte bis.
Ed allora l’accordo che i democrat stanno proponendo per evitare le urne anticipate, assai probabili con un doppio disastro in Emilia e Calabria, è il seguente: in Emilia Romagna i grillini si schierino con Stefano Bonaccini portandolo alla vittoria, mentre in Calabria decidano ciò che vogliono. Il Pd calabrese, guidato dal commissario Stefano Graziano, potrebbe decidere dunque il docente Francesco Aiello, sempre che poi quest’ultimo accetti concretamente la proposta, indicato dai grillini per una corsa in solitaria.
A fari spenti, tuttavia, si continua a lavorare ad una pista tramontata ufficialmente, ma mai del tutto accantonata, che porta al nome di Pippo Callipo. Tiratosi fuori nel momento peggiore dello scontro tra le forze politiche, il re del tonno potrebbe tornare un nome di grande attualità se davvero Di Maio dovesse accettare l’accordo con il Pd. Lunedì, da questo punto di vista, potrebbe essere determinante specialmente se dovesse trovare conferma l’indiscrezione che vuole nell’agenda non ufficiale della visita del ministro degli Esteri un incontro con l’imprenditore vibonese.
Riccardo Tripepi