Il voto in Calabria previsto per l’11 aprile suscita attenzione e analisi da parte dei sindaci del territorio. Domenico Lo Polito, primo cittadino di Castrovillari, fa sapere di non volersi candidare per non tradire il recente consenso avuto dalla sua popolazione, ma interviene nel dibattito in corso per sottolineare che il centro sinistra ha bisogno di presentarsi «con una squadra credibile». Saranno i cittadini a dare un giudizio anche sulla recente amministrazione di centro destra che guida la Calabria. Ma oggi serve puntare al «giusto mix di politica e società civile che insieme può fare la differenza non solo nell’affermazione politica ma per il governo della regione. Parlo di governo perché, appare chiaro, non basta vincere, occorre avere una squadra per governare». Da qui l’invito alla classe dirigente di centro sinistra «a mettere insieme tutto quanto di positivo vi è di alternativo al centro destra». Ricordando la scelta di un anno fa Lo Polito ricorda come il centro sinistra alle ultime regionali si è presentato agli elettori «in maniera sfilacciata con un finto rinnovamento rappresentato da chi per troppo tempo ha campato di politica».

Ripartire dai territori

Per il sindaco di Castrovillari per arrivare ad una definizione di coalizione coesa il primo passaggio saranno le elezioni provinciali. «Il passaggio è cruciale per creare quella coesione politica fondamentale per ogni scadenza successiva» afferma dal suo osservatorio dal quale ribadisce che è necessario anche «ripartire dai territori» e soprattutto ascoltare le periferie che «hanno una capacità propulsiva che non può essere disconosciuta e soprattutto mortificata». Sui territori si sono «le migliori energie e solo chi li vive può conoscerle in un sistema dove ad emergere, duole dirlo, non sono i migliori ma coloro che riescono ad apparire migliori. In altre parole spesso si tratta di piazzisti di se stessi». 

No alla crisi politica

Poi un passaggio politico lo fa anche sulla situazione che vive il governo nazionale. Una crisi politica in questo momento non gioverebbe «a nessuno, non giova agli italiani». Per questo citando le parole di D’Alema a proposito di Conte e Renzi “è paradossale che la persona con più consenso in Italia in questo momento debba essere messa in crisi dalla persona con meno consenso” Lo Polito aggiunge che «non meritiamo un salto nel buio ma ci aspettiamo senso di responsabilità da chi ha avuto l’onore di essere delegato dai cittadini italiani ad essere rappresentanti degli interessi generali ed a mettere da parte quello che, è evidente, è solo di parte».