“Ho scelto di sostenere Wanda Ferro, la prima donna candidata alla Presidenza della Regione nella storia della Calabria (un dato significativo, su cui vale la pena di riflettere) perché ritengo che Wanda Ferro rappresenti la persona giusta con cui costruire - dal basso, con le nostre sole forze, e senza il sostegno dei cosiddetti “poteri forti”- un percorso di autentico riscatto della Calabria, in questa fase complessa e difficile. Viviamo una fase post ideologica che ci impone di riflettere criticamente su quanto accade e, nel caso di noi meridionali e di noi calabresi, di capire come e cosa fare per rimettere in piedi una Regione che, dal 23 novembre in avanti, o diventa la Regione dei cittadini oppure può chiudere battenti. Perché ormai è chiaro a tutti, che una Regione al servizio dei politici che l’hanno demolita e non al servizio delle imprese e dei lavoratori, dei cittadini e della società civile nel suo insieme, non ha più motivo di continuare ad esistere”


“La domanda che mi sono posto, continua Callipo, dopo aver interloquito con vari politici in competizione per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria e con esponenti politici nazionali la cui conoscenza (come purtroppo ho verificato) dei nostri problemi è pari allo zero, è stata la seguente: con chi provare a rompere l’ingranaggio infernale del nullismo progettuale della Regione e tentare di riscattare la Calabria dal degrado in cui è stata cacciata? La risposta che mi sono dato è stata la seguente: con la signora Wanda Ferro”.


“Wanda Ferro mi ha direttamente coinvolto sui temi dello sviluppo nella legalità; della crescita economica prioritariamente alla base del suo programma; del sostegno all’imprenditoria sana contro la sventagliata di “prenditori” per creare ricchezza generale ed ampliare la base occupazionale; della bonifica ambientale, decisiva per il rilancio del turismo calabrese; della valorizzazione del merito a scapito delle appartenenze e dell’utilizzazione, da parte della Regione, della spesa pubblica con scopi esclusivamente produttivi; della immediata sburocratizzazione e dell’altrettanto immediata efficienza dei servizi pubblici ad incominciare dalle prestazioni sanitarie. La mia speranza è che Wanda Ferro, di cui conosco la sua capacità amministrativa, la sua passione per la politica e la trasparenza dei suoi comportamenti, possa innescare delle autentiche novità in una regione tuttora prigioniera di una politica che, nonostante i guasti arrecati e che tutti conosciamo, resiste ad ogni rottamazione”.