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Un passo avanti e uno indietro. Somiglia sempre di più a una danza la strategia politica messa a punto da Mario Occhiuto in vista delle prossime regionali. Dopo le elezioni politiche dello scorso 4 marzo il sindaco di Cosenza aveva dato la sua disponibilità a una candidatura per la carica di governatore. Poi, considerati i tanti distinguo sulla sua uscita, le divisioni del partito e il fatto che nessuno dei big di Forza Italia avesse sostenuto la sua iniziativa, il clamoroso ritiro e l’annuncio dell’intenzione di voler proseguire nella sua attività di primo cittadino.
Nonostante ciò, però, l’entourage dei fratelli Occhiuto continua a lavorare sotto traccia. E così accade che su facebook compaia una pagina intitolata “Mario Occhiuto sindaco della Calabria”, con tanto di logo e di programma in vista delle prossime regionali. Sempre dalla stessa pagina social è poi possibile sottoscrivere una petizione per sostenere la candidatura di Occhiuto e convincerlo a guidare il centrodestra.
Un segnale chiaro che dimostra come il ritiro di qualche settimana fa sia da considerarsi solo strategico e che la discussione dentro il centrodestra per la scelta del candidato governatore sia apertissima.
Del resto, anche l’altro aspirante Piero Aiello è al lavoro per provare ad allargare il consenso intercettando i tanti scontenti della gestione targata Jole Santelli e potendo contare sull’appoggio dei Gentile e di ampie parti di Fratelli d’Italia. Sul nome di Aiello potrebbero convergere i tanti che hanno polemizzato con il coordinamento sui vari territori. Una lunga serie di nomi che comprende i reggini del gruppo di Nino Foti, il senatore Marco Siclari, Mimmo Tallini, Salvatore Pacenza, Gianpaolo Chiappetta e tutta l’ampia schiera di uomini messi ai margini del partito.
Naturalmente molto passerà sia dai prossimi appuntamenti elettorali, che dalle evoluzioni nazionali. Il ruolo di Berlusconi e del partito, se dovesse nascere un governo Lega-Cinque Stelle, è tutto da decifrare. Così come quello del drappello di parlamentari di Forza Italia al quale appartengono Jole Santelli e Roberto Occhiuto. Se i loro voti in Aula dovessero essere determinanti, è chiaro che aumenterebbe il loro peso contrattuale. Altrimenti, nel caso di marginalizzazione di Forza Italia a Roma, Berlusconi potrebbe dare il via alla girandola delle sostituzioni dei coordinamenti regionali italiani per provare a ricostruire il partito. Tonino Gentile non aspetta altro.
Riccardo Tripepi