Secondo il pentastellato Massimo Misiti, la Lega in Calabria «mostra ben due facce, e non è chiaro se facciano parte di una stessa medaglia». Lo ha affermato, in vista delle lezioni regionali del 3 e 4 ottobre prossimi, il parlamentare reggino e coordinatore della campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle.

«Avremo - continua - una Lega improntata e caratterizzata dall’operatività dove a far da traino ci saranno le politiche del lavoro, delle tutele e del rilancio, come mostra il presidente del Veneto? O resterà ferma sui trasformismi locali che hanno come punto saldo quello di promuovere ambizioni personali locali e spartizione di poltrone, come ampiamente dimostrato da chi ha gestito la regione fino ad oggi dichiarando, prima a se stesso e poi ai suoi vicini di pensiero, di essere il migliore in assoluto? E la coalizione di cui fa parte la Lega - chiede - subirà in silenzio la politica affaristica e poco trasparente fino a qui evidenziata? Si continuerà nel becero clientelismo che vedrà alla fine tutti abbarbicati ad uno scranno o ci sarà spazio per parlare di produzione e gestione delle risorse in modo costruttivo».

Il Movimento 5 Stelle, assicura Misiti, «opera in direzione del cambiamento, della trasparenza, di quella politica a servizio del territorio che metta al centro le esigenze di una Calabria da troppo tempo abbandonata a sé stessa e che ha perso fin troppe occasioni».