VIDEO | La sindaca uscente non fa nessun passo indietro e i Dem devono ripiegare su Gualtieri. Rischiano di saltare le trattative anche per la corsa alla Cittadella dove i grillini sono sempre stati spaccati tra area governista e la base attratta da de Magistris
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La crisi di Roma rischia di fare saltare l'alleanza tra Pd e M5s in tutta Italia. In un primo momento si era pensato ad una possibile convergenza sul nome dell'ex segretario nazionale dei dem Nicola Zingaretti per risolvere la dialettica per il sindaco della Capitale. Il movimento di Giuseppe Grillo però ha deciso di schierarsi compatto a sostegno del sindaco uscente Virginia Raggi, la quale ha trovato sponda anche in due assessori della giunta regionale guidata da Zingaretti che avrebbero potuto mettere in crisi gli equilibri generali. Né il Movimento potrebbe permettersi un’ulteriore spaccatura con la Raggi e i suoi pronti ad unirsi agli altri frondisti di Alessandro Di Battista.
A questo punto al Pd non è rimasto altro che ripiegare sull’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri seppure attraverso lo strumento delle primarie. Una spaccatura che adesso complica tutte le altre trattative per le altre città a partire da Napoli dove era tutto avanzato per la discesa in campo dell'attuale presidente della Camera Roberto Fico.
In sole 48 ore, dunque, sembra essere sfumata il lavoro di aggregazione che avevano avviato il nuovo segretario del Pd Enrico Letta e l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte. I loro primi incontri avevano fatto pensare ad una quasi certa alleanza strutturale dei due partiti poi a complicare il quadro anche le difficoltà che lo stesso Conte sta incontrando per insediarsi concretamente alla guida dei grillini, complice il mettersi di traverso di Casaleggio.
Il contraccolpo in Calabria potrebbe essere immediato considerando che il M5S a livello regionale è stato sempre molto combattuto sul da farsi. E se l’area governista dei vari Federica Dieni, Dalila Nesci, Paolo Parentela, Alessandro Melicchio e compagnia ha aperto all’alleanza con il Pd seppure con qualche riserva sul nome del candidato Nicola Irto, la base è stata sempre contraria e attratta dal polo civico di Luigi de Magistris che non ha perso occasione pubblica per rivolgere il suo appello al Movimento chiedendo l’alleanza e un percorso di rinnovamento per la Calabria.
Le diplomazie dei due partiti sono al lavoro per provare a salvare il salvabile ma la sensazione è che anche questo turno elettorale non sia quello giusto per celebrare l’alleanza. E anche dall’ufficio del responsabile nazionale degli Enti Locali del Pd Francesco Boccia, che si è speso tantissimo in questa direzione, inizia a serpeggiare pessimismo.