Nella tappa di Soverato del suo beach tour il ministro dell'Interno ha frenato gli entusiasmi sulla candidatura del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto: «Dobbiamo andare oltre»
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Il ministro dell'Interno è in questo momento il deus ex machina della politica italiana. A tutti i livelli. E ne è ben consapevole avendo scelto di aprire la crisi di governo più per “passare all'incasso" dell'attuale consenso elettorale che per reali diversità di vedute politiche con l'alleato grillino, del resto presenti fin dall'inizio.
Il suo beach tour nell'Italia meridionale, poi, rappresenta il tentativo di radicare ancora di più la Lega nel Mezzogiorno dove esistono ancora molte resistenze nell'elettorato, come dimostrato dalle contestazioni di Soverato, e dove i Cinque Stelle hanno dimostrato di tenere maggiormente in occasione delle ultime elezioni europee.
Ovviamente in Calabria l'attenzione del ministro dell'Interno è doppia in vista anche dei delicati appuntamenti elettorali che chiameranno i cittadini alle urne per il rinnovo del governo regionale, attualmente affidato a Mario Oliverio, e dell'amministrazione comunale di Reggio Calabria guidata da Giuseppe Falcomatà.
Una doppia occasione irripetibile per dimostrare la forza della Lega e del nuovo fronte sovranista da costruire insieme a Giorgia Meloni e a Giovanni Toti. Un fronte intenzionato fermamente a fare a meno del vecchio e ingombrante alleato Silvio Berlusconi e del suo partito. Quella Forza Italia che rappresenta il passato e, nella visione di Matteo Salvini, un vecchio arnese della politica da mettere in soffitta al più presto possibile.
Non a caso fin qui Lega e Fdi hanno bloccato ogni tentativo dei forzisti calabresi di avviare le trattative per la scelta dei candidati con i quali affrontare i prossimi appuntamenti elettorali. Sia a livello regionale che reggino i leghisti, insieme a Fdi, hanno boicottato ogni tentativo di interpartitica o di avvio di discussione fra gli alleati.
Adesso, da Soverato, come riporta “Calabria7”, è arrivata la mazzata definitiva per le ambizioni della Forza Italia guidata da Jole Santelli e Roberto Occhiuto. Quella Forza Italia che con un anticipo siderale e incomprensibile, aveva lanciato la candidatura del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Matteo Salvini sul punto è stato chiarissimo: «In Calabria abbiamo donne ed uomini eccezionali per le prossime regionali. Dobbiamo andare oltre Occhiuto ma saranno i calabresi a scegliere. La Calabria del futuro investe su infrastrutture, sanità e turismo. Offriremo un'alternativa al centrosinistra».
Un vero e proprio de profundis, insomma, per i programmi di Forza Italia e di Mario Occhiuto che, al momento, continuano a fare finta di nulla e ad inaugurare comitati per “Occhiuto presidente”, come gli ultimi giapponesi nella giungla.
Riccardo Tripepi
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