L’adunata del M5s a Cosenza risale a poco più di una settimana fa ma il messaggio – diretto soprattutto agli alleati – è arrivato forte e chiaro: i Cinquestelle si sentono pronti per rappresentare l’alternativa a Occhiuto.

Come questo si concili con le legittime aspirazione del Pd e dei sindaci i cui nomi circolano da mesi è ancora di là da capire. Giuseppe Falcomatà, Franz Caruso e Flavio Stasi sono (chi più, chi meno) in campo: i dem nicchiano e, a Perfidia, Antonella Grippo stuzzica Anna Laura Orrico, parlamentare e coordinatrice regionale del M5s: «Non sarà che il Pd sta pensando di lasciare a voi la candidatura se dovesse accorgersi che si va a perdere?». È ovviamente una provocazione: il nodo politico è la prospettiva di trovare una convergenza sui nomi, anche se mancano poco meno di due anni alla scadenza elettorale.

Orrico punge subito i primi cittadini che sono già fatti avanti con una regola aurea delle battaglie elettorali: «Il primo nome che si fa viene bruciato, quindi forse questi sindaci che si sono autoproposti si sono bruciati, hanno fatto un passo falso». Messaggio recapitato a Reggio Calabria, Corigliano Rossano e Cosenza. Poi il ragionamento si allarga e torna alla manifestazione bruzia in cui il Movimento ha avviato il lungo percorso verso la scelta della candidatura discutendo di sanità, scuole, infrastrutture, prospettive della Calabria: «Noi – spiega Orrico – siamo pronti a esprimere una nuova classe dirigente».

Sì, ma quale sarebbe il nome da contrapporre a Roberto Occhiuto? Bando ai formalismi e al politichese: «Credo che la candidatura migliore sia quella di Pasquale Tridico». Il parlamentare europeo, in realtà, si è già tirato fuori dalla corsa tempo fa. Grippo ironizza sulla scelta di Orrico: «È un modo per togliere di mezzo Vittoria Baldino ed Elisa Scutellà?».

La coordinatrice regionale però non fa alcun passo indietro: «Abbiamo fatto già un ragionamento, Pasquale sa che facciamo tutti il tifo per lui. Poi lui giustamente vuole portare al termine il suo mandato in Europa, ma da qui fino alle Regionali confido che ci ripensi».

La sindaca di Siderno Mariateresa Fragomeni non si lascia sfuggire l’occasione per una battuta: «Hai detto che il primo nome che esce è quello che si brucia. Stai bruciando Tridico?». Non ci sarebbe bisogno di ribadire perché il tono è scherzoso ma Orrico conferma: «Non lo vorrei mai anche perché ha già detto che non ci sarà». Ma, insomma, il suo nome è quello dell’europarlamentare e se lo dice la coordinatrice regionale del Movimento evidentemente l’idea non è proprio campata per aria. Certo, bisognerà convincere Tridico ma in due anni ne cambiano di cose.