VIDEO | Iniziativa a Mendicino con il docente universitario e portavoce dei Comitati referendari per il No della Calabria: «Tagliare la democrazia rappresentativa è un salto nel buio»
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La questione non è tagliare i costi della politica, il risparmio è calcolato in pochi centesimi di euro per singolo cittadino, ma evitare la riduzione, a livelli inaccettabili, della rappresentanza in Parlamento dei singoli territori, con la Calabria che sarebbe penalizzata più di altre regioni del Paese.
Iniziativa di Italia Viva
Silvio Gambino, docente emerito di diritto pubblico comparato all'Università della Calabria, spiega le ragioni per le quali occorre votare No al quesito referendario di che sarà sottoposto domenica e lunedì prossimi, ai cittadini nel corso di una iniziativa, una delle tante cui partecipa il costituzionalista, che è anche portavoce per la Calabria dei comitati referendari per il No, promossa a Mendicino da Italia Viva, e coordinata dal direttore de la C News 24 Pasquale Motta.
Un salto nel buio
«L'abbandono della democrazia rappresentativa è un salto nel buio - dice - e l'acrimonia senza precedenti che gli italiani nutrono verso la classe dirigente, determinata anche da alcune cattive prassi attuate dai partiti, rischia di alimentare scelte inconsapevoli dettate più dal populismo che da una valutazione oggettiva delle conseguenze della riforma».
Il degrado verso una democrazia illiberale
Insomma, ci sarebbe il rischio di alimentare derive oligarchiche facilmente degradanti verso le democrazie illiberali, fondate sul principio dell'uomo solo al comando, già tangibili in Ungheria, Bulgaria ed Austria. La strada da seguire è un'altra: «Serve equililbrio tra rappresentatività e governo». Ecco l'intervista