VIDEO | L'affluenza alle urne in Italia si è attestata al 20,95%, un dato in linea con quello registrato in Calabria dove si registra la "vittoria" del Sì in tutti e cinque i quesiti ma il mancato raggiungimento del quorum ha invalidato la consultazione
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Nulla di fatto per i referendum sulla giustizia e sull'abolizione della legge Severino. L'affluenza, a livello nazionale, si è fermata al 20,95% come emerge dai dati forniti dal Viminale che ha completato il calcolo della partecipazione al voto nei 7.903 comuni italiani. Per nessuno dei quesiti è stato dunque raggiunto il quorum. Un flop storico senza precedenti: mai cosi pochi elettori avevano infatti partecipato ad una consultazione referendaria.
Quanto abbia contribuito la scarsa affluenza sul fallimento del referendum- voluto principalmente da Matteo Salvini e dai suoi della Lega, assieme ai Radicali - è difficile da stabilire, ma basta fare il confronto con il referendum del 7 aprile 2016 sulle trivelle, che ebbe una affluenza del 23,54% alle 19, per poi non arrivare neanche al 33% a chiusura urne, per avere un quadro di quanto accadrà con i quesiti sulla giustizia.
I risultati in Calabria
Per quanto riguarda i risultati, in Calabria l’affluenza alle urne si è attestata al 20,03%, in linea con il dato nazionale. Nella nostra regione il Sì vince in tutti e cinque i quesiti referendari.
Sull'abolizione della legge Severino il Sì ha raggiunto il 57,62% mentre il No è arrivato a quota 42,38%. Maggioranza di Sì (60,85%) anche per quanto riguarda i nuovi limiti alla carcerazione preventiva, il No in questo quesito ha raggiunto il 39,15%.
Larga la vittoria dei Sì anche sugli altri quesiti: 73,19 % alla separazione delle funzioni dei magistrati; 70,78% sul diritto di voto agli avvocati nella valutazione dei magistrati; 71,98% anche per l'abolizione delle firme per le candidature al Csm.
*fonte schede Ministero
Il dato nazionale
Su due dei cinque quesiti la vittoria del sì non è schiacciante. Sull'abolizione della legge Severino il no raggiunge quota 45,9 per cento. Sui nuovi limiti alla carcerazione preventiva il 43,7 per cento. Larga, invece, la maggioranza dei sì sugli altri quesiti: 75% di sì alla separazione delle funzioni dei magistrati; 73% sul diritto di voto agli avvocati nella valutazione dei magistrati; 73% anche per l'abolizione delle firme per le candidature al Csm.