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COSENZA – Ancora poche ore e il dado sarà tratto in ogni provincia. Almeno nelle quattro province calabresi che tra il 28 settembre e il 12 ottobre saranno chiamate a rinnovare i propri organi. C’è da eleggere il nuovo presidente e designare i rispettivi consigli provinciali. A Cosenza e a Catanzaro, come a Crotone e a Vibo.
Caos a Vibo. Proprio Vibo sarà la prima ad andare alle urne con il nuovo metodo definito dalla Riforma Delrio. In riva alla Costa degli Dei regna la confusione. Tre le liste in campo. C’è quella capeggiata da Giuseppe Raffaele, ma ci sono soprattutto quelle guidate dal sindaco di Briatico Andrea Niglia e dal primo cittadino di Maierato Sergio Rizzo. Nelle ultime ore il segretario provinciale Michele Mirabello ha incassato le bacchettate della segreteria nazionale ed in particolare del vice di Matteo Renzi, Lorenzo Guerini che, ignorando il cosiddetto “accorduni” tra Forza Italia ed esponenti renziani, ha di fatto disconosciuto la lista col logo del Partito Democratico, quella che sostiene Sergio Rizzo.
Bagarre a Cosenza. Quasi tutto secondo pronostico altrove. A Cosenza il socialista Gianni Papasso, sindaco di Cassano, sfiderà Mario Occhiuto che, nel centrodestra, non trova il gradimento dei Gentile che starebbero tentando di convincere Marcello Manna, sindaco di Rende, a scendere in campo.
Quadro pressochè definito a Catanzaro. Il centrodestra compatto ha deciso di appoggiare Tommaso Brutto, consigliere comunale della città capoluogo. Il centrosinistra è pronto a sostenere Enzo Bruno, segretario provinciale del Pd. C’è un terzo incomodo, rappresentato da Leo Procopio, sindaco di Montauro. Probabile corsa a due a Crotone dove il centrosinistra punta su Peppino Vallone mentre il centrodestra sembrerebbe orientato a rispondere con la candidatura di Roberto Siciliani, sindaco di Cirò Marina. (mf)