Il segretario provinciale del Partito Democratico lancia un appello all'unità e alla responsabilità in vista dell'appuntamento elettorale del 31 ottobre
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“L’appello che voglio lanciare come segretario provinciale del Pd, è rivolto a tutti i consiglieri e sindaci degli ottanta comuni della provincia ancora indecisi o confusi”. È una chiamata alle armi ma soprattutto un ultimo tentativo di composizione delle fratture interne quella racchiusa in una nota diramata dal segretario provinciale del Partito Democratico catanzarese, Gianluca Cuda, in vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale in programma il 31 ottobre. Dopo la scissione interna prodotta con la formazione della lista Riformisti e Moderati e la ferma volontà espressa dal consigliere regionale e comunale, Vincenzo Ciconte, di non sostenere il candidato del Pd alla presidenza, il sindaco di Soverato Ernesto Alecci, Cuda tenta la strada della coesione per evitare, non una sconfitta già preannunciata, ma una completa disfatta politica.
“Il mio è un appello all’unità e alla responsabilità di ognuno – scrive il segretario - in cui si confida nella saggezza di tutti gli amministratori locali, che il 31 di ottobre saranno chiamati al voto, perché si arrivi ad un risultato positivo per tutte le forze civiche democratiche e progressiste per il bene dei nostri territori e delle nostre comunità. Saranno, infine, gli organismi dirigenti ad assumere le determinazioni in merito alle posizioni prese da alcuni dirigenti e amministratori che in questa tornata elettorale si sono posti in maniera distinta e distante dal nostro partito”. Insomma, i provvedimenti tanto annunciati restano dietro l’angolo. L’arma delle espulsioni resta carica e per ora è puntata contro i due consiglieri regionali promotori della lista Riformisti e Moderati: Vincenzo Ciconte e Antonio Scalzo. Ma soprattutto contro l’unico consigliere comunale eletto in quota Pd, Lorenzo Costa, candidato nella lista scissionista.
Luana Costa