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Una situazione difficilissima quella della Provincia di Vibo Valentia. Da cinque mesi i dipendenti non percepiscono lo stipendio, e perciò nelle ultime settimane hanno inscenato una clamorosa protesta, salendo sui tetti dell'ex palazzo Enel. Una situazione che, ha dichiarato il presidente Niglia, è stata ereditata e non è dovuta alla legge Delrio ma a una 'cattiva amministrazione' che ha portato l'ente al dissesto. Per questo nell'immediato si cerca di tamponare, reperendo le risorse per gli stipendi dei dipendenti, lavorando contemporaneamente alla ricerca di una soluzione definitiva. "Non parole - ha dichiarato Niglia - ma fatti e azioni concrete per risolvere i problemi dei lavoratori e del territorio'.
Due gli stipendi arretrati che saranno corrisposti nei prossimi giorni ai dipendenti. Uno dovrebbe arrivare già nelle prossime ore, grazie ai fondi reperiti tra le risorse dell'ente, e l'altro tra una decina di giorni. A garantirlo la Regione, per diretto intervento del presidente Oliverio; ma prima che arrivi ai dipendenti 'dovranno essere risolti alcuni problemi burocratici'. Poi il lavoro alla ricerca della soluzione definitiva, anche grazie al sostegno del Comune di Vibo, che oggi propone la mobilità per alcuni di questi lavoratori, ma soprattutto grazie a un intervento finalmente deciso, unito e trasversale, della 'Politica' vibonese sul governo nazionale, in vista del decreto sugli enti locali. Unione 'trasversale' che aveva chiesto nello stesso Consiglio comunale anche il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori. La prima occasione utile per risolvere definitivamente il 'caso Provincia' di Vibo. Se la 'Politica' tutta dovesse fallire, ha concluso Niglia, 'si dovrà attendere la legge di stabilità'.