L’ex numero uno della Prociv e oggi candidato a presidente della Regione risponde al governatore: «Si è tenuto lontano e io ho riorganizzato tutto il settore, cancellando la casta che riceveva ingenti fondi regionali»
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Non si è fatta attendere la risposta di Carlo Tansi, ex numero uno della Prociv al presidente della Regione Mario Oliverio in merito alla riforma del Volontariato di Protezione civile. Nello specifico, il governatore, nei giorni scorsi, aveva partecipato ad un convegno sul tema: "La Protezione civile a tutela della vita e dell'Ambiente" promossa dall'Associazione "Piccola Italia" di Savelli: «Oliverio – specifica Tansi - ha ricordato i risultati conseguiti nel corso del suo mandato, ormai alla fine, nel riformare la Prociv. Io, che l’ho vissuta in prima persona nel ruolo di suo dirigente per ben tre anni, so benissimo di cosa parliamo: di un’istituzione fino al mio ingresso praticamente ignota ai calabresi, in cui ho dovuto mettere mano dappertutto. Soprattutto – aggiunge - nel settore del volontariato, che versava in condizioni deplorevoli e a cui ho dedicato tutte le mie energie».
«Oliverio s’intesta meriti non suoi»
Parole dure quelle di Tansi che recentemente ha ufficializzato la sua candidatura a presidente in vista delle prossime elezioni regionali: «Capisco che siamo in campagna elettorale e che quella di Oliverio si annuncia tutta in salita. Ma trovo profondamente scorretto intestarsi meriti non propri. L’unico merito, se proprio gliene devo riconoscere uno, è stato quello di essersi tenuto lontano dalla Protezione civile mentre la dirigevo». Il riferimento alla fine del suo mandato concluso tra le polemiche è evidente: «Mentre riorganizzavo tutto il settore dei volontari, li riqualificavo e li rendevo autonomi dalla politica con una profonda riforma del regolamento del volontariato. Ho raggiunto questi risultati consentendo a tutti i calabresi il libero accesso al volontariato di Protezione civile attraverso la soppressione degli assurdi test di ammissione che solo la Regione Calabria espletava per logiche clientelari, e prevedendo al contempo una formazione rigorosa per i volontari».
«Il corpo dei volontari diventato sano e operativo»
Una strategia che, secondo l’ex dirigente, ha portato non pochi risultati: «In tal modo – spiega Tansi - ho cancellato quella casta privilegiata di associazioni, strettamente legate alla politica, che ricevevano ingenti fonti regionali a dispetto di tanti potenziali volontari che non potevano espletare la loro nobile missione». Perciò: «Grazie a queste mie iniziative, portate avanti tra le polemiche strumentali di chi voleva continuare ad assoggettare il volontariato di Prociv alla politica – ribadisce - il corpo dei volontari è ora diventato sano, efficiente e operativo. Ma per meriti di chi scrive e dei suoi collaboratori di allora, non di Oliverio».
«La campagna elettorale non promette nulla di buono»
Quindi l’affondo finale in vista della competizione elettorale: «Non promette affatto bene una campagna elettorale che inizia nel segno della travisazione della realtà e dell’appropriazione di meriti altrui. L’umiltà, la serietà e la credibilità pagano sempre».
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