In Italia sono circa 120mila le donne costrette a prostituirsi di cui, di cui il 35% sono minorenni. Questo è il risultato di un recente studio condotto dall’associazione comunità Papa Giovanni XXIII, impegnata da anni nella lotta contro la prostituzione e lo sfruttamento.
Anche nella città di Catanzaro da più di qualche anno si susseguono episodi, raccontati dalle cronache giudiziarie, attinenti l’esercizio di attività prostitutiva che spesso celano reati come il favoreggiamento, l’induzione e lo sfruttamento con le donne come uniche vittime.

 

Tra le inchieste che han fatto più eco nel nostro capoluogo basta ricordare l’operazione “Sex&Drug” del 2012 dove, oltre lo spaccio di droga, ragazze di origine straniera erano costrette a pagare agli sfruttatori la cifra di cento euro al giorno per prostituirsi nel loro stesso appartamento; nel 2014 c’è stata, invece, l’operazione “Bed&Break Sex” dove venivano affittate a ragazze delle stanze a prezzi maggiorati all’interno delle quali veniva esercitata la prostituzione.


Un’altra inchiesta che ha fatto eco in tutta Italia ha portato pochi giorni fa all’arresto di un dentista che affittava i suoi appartamenti per esercitare la prostituzione, mentre un complice riscuoteva gli affitti.
Penso, quindi, che, sia giunto il momento di trattare il fenomeno oltre il racconto giornalistico, come miseria umana e sociale che tocca la dignità delle donne.

 

Attorno al tema spesso vi è una fitta coltre di superficialità e approssimazione che spesso che va scardinata perchè non c’è mai giustificazione dietro la commercializzazione del corpo di una donna, anche se ciò non avviene per le strade, ma tra calde mura.
L’anno scorso l’allora prefetta di Catanzaro Latella aveva addirittura inviato una lettera ai sindaci della provincia di Catanzaro per sensibilizzarli sul tema e sollecitarli nel prendere le più idonee e dovute soluzioni.


Invito, quindi, la commissione pari opportunità del Comune di Catanzaro, appena insediatasi, con la nomina a presidentessa di Antonella Nesticò, nel rispetto delle proprie competenze, ad avviare e promuovere lo svolgimento di un’apposita indagine sul fenomeno della prostituzione in città al fine di elaborare strumenti di maggior tutela per le donne, anche straniere, che vivono il e nel territorio comunale.


Alessia Bausone – Pd Catanzaro