VIDEO | Il presidente di Basta Vittime continua a lanciare strali sul governo che vuole commissariare l’opera mentre «i parlamentari pentastellati della Sibaritide fanno finta di non sapere». Intanto il partito democratico avvia una raccolta firme
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Una petizione popolare supportata da una raccolta di firme per chiedere al governo l’immediato avvio dei lavori del terzo megalotto della Statale 106 Sibari-Roseto. È l’iniziativa intrapresa dai circoli territoriali del Partito Democratico di Corigliano-Rossano in collaborazione con l’associazione “Basta Vittime sulla Statale 106”.
L’opera, approvata e finanziata dal Cipe, attende ormai da un anno e mezzo l’apertura di quello che dovrebbe essere l’unico e più grande cantiere del meridione d’Italia che vale 1,3 miliardi di euro e mille posti di lavoro per dieci anni.
Il progetto antimeridionalista della Lega
C’è però, da tempo, l’impressione diffusa che si voglia congelare e accantonare la realizzazione dell’ammodernamento dei 38 km della statale ionica. Ed il presidente dell’associazione delle vittime, Fabio Pugliese, è ritornato nuovamente all’attacco lanciando strali nei confronti delle forze di politiche di governo e principalmente sui parlamentari 5 stelle del territorio rei – a suo avviso – di «non aver capito il gioco che sta facendo la Lega».
«La parte a trazione leghista che sostiene l’esecutivo Conte – dice Pugliese – sta spingendo, e ci riuscirà (ne è certo), per il commissariamento di buona parte delle 28 grandi opere che dovrebbero partire nel Paese. E tra queste c’è anche il megalotto 3 della Statale 106 che ad oggi risulta essere uno dei pochi tra tutti i progetti al varo dello Stato ad essere stato approvato e finanziato. Mentre molti altri, soprattutto quelli che dovrebbero essere realizzati al nord, godono del finanziamento ma non sono stati ancora finanziati».
Ecco allora che da qui emergerebbe l’animo antimeridionalista della Lega che, sempre ad avviso di Pugliese, «starebbe tentando di commissariare il progetto di ammodernamento ella SS106 per far sì che non si faccia o quantomeno che non venga realizzato prima delle altri grandi opere previste al nord. E questo purtroppo – chiosa il presidente di Basta Vittime – non l’hanno capito o vogliono non capirlo i parlamentari pentastellati della Sibaritide».
«Alcune associazioni fanno solo ostruzionismo»
Ma la polemica di Pugliese si estende anche a quelle associazioni dell’alto Jonio cosentino che ancora una volta, di recente, hanno dimostrato contrarietà all’opera definendola troppo dispendiosa e non rispettosa dell’ambiente. «Dimostrerò carte alla mano – ha detto Pugliese – che queste associazioni stanno tentando di fare solo ostruzionismo».
La raccolta firme dei democrat
Intanto i Democrat tentano la strada della partecipazione popolare per persuadere il governo ad avviare i cantieri della nuova SS106. «Abbiamo avviato una raccolta firme – dichiara il segretario Pd di Corigliano-Rossano, Giuseppe Tagliaferro – perché siamo legittimamente preoccupati per la presa di posizione della maggioranza parlamentare per aver respinto la proposta di un ordine del giorno volto ad impegnare l’Esecutivo ad assumere impegni chiari mediante l’adozione di un crono programma per velocizzare l’avvio dei lavori, subordinando la realizzazione della stessa opera alla verifica di disponibilità della finanza pubblica». Ma in realtà i soldi ci sono e sono stati anche stanziati. «La copertura finanziaria – aggiunge Tagliaferro - è stata già garantita da delibera Cipe e registrata dalla Corte dei Conti appena un anno fa».
«Statale 106 torni al centro del dibattito istituzionale»
A fare da eco all’iniziativa dei democratici anche la consigliera comunale di minoranza, già presidente del Consiglio comunale di Rossano, Rosellina Madeo: «Credo – dice – che la questione della Statale 106 debba ritornare ad essere centrale e strategica anche nel dibattito istituzionale della nuova grande Città della Sibaritide e all’interno della sua assemblea civica quantomeno per tentare di capire per le vie ufficiali ed, appunto, istituzionali perché il governo sta tergiversando sulla realizzazione di un’opera così importante e fondamentale per lo sviluppo della Calabria Est».
E di Statale 106 e dei lavori di ammodernamento del terzo megalotto se ne dovrebbe parlare presto proprio nel Consiglio comunale di Corigliano-Rossano considerato che nei giorni scorsi il gruppo di opposizione composto da Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Lega e Graziano Sindaco hanno avanzato al presidente dell’assise, Marinella Grillo, formale istanza di convocazione di un Consiglio monotematico proprio attorno alle sorti della strada della morte.
Intanto Stasi incontra Anas Calabria
Ma i temi della statale jonica e della viabilità generale da e per la nuova Città sono già al vaglio del sindaco della terza città della Calabria, Flavio Stasi, che nei giorni scorsi, nell’incontrare i dirigenti regionali di Anas per discutere della nuova cartellonistica stradale e turistica da impiantare sulla A2 e sulle grani arterie stradali calabresi e indicante proprio la nuova realtà urbana di Corigliano-Rossano, ha sottolineato l’esigenza di un’appendice al tracciato del terzo megalotto che da Sibari estenda le nuove 4 corsie della SS106, anche sulla direttrice dei due centri di Corigliano e Rossano.