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Le consultazioni per la scelta del candidato alla carica di Sindaco del centrosinistra per la Città di Vibo Valentia che si sono svolte il 22 Febbraio 2015, e che hanno visto una partecipazione straordinaria di circa 5300 cittadini in un clima sereno e positivo, oltre che di estrema trasparenza, sotto lo sguardo attento degli agenti della DIGOS, che diligentemente hanno seguito le operazioni di voto e di scrutinio, hanno costituito una importante pagina di democrazia per la Calabria, ponendo le basi per l'apertura di una nuova stagione amministrativa nella Città Capoluogo di Provincia.
La netta vittoria del candidato unitario scelto dal Partito Democratico, il giovane Notaio Antonio Lo Schiavo, rappresenta il punto di partenza ed il presupposto per l'immediata apertura di una fase politica nuova in un territorio che necessità di buona amministrazione e di scelte innovative e coraggiose.
Proprio alla luce di queste premesse, e dall'alto della obiettiva considerazione di una giornata di democrazia accolta positivamente dalla città, desta stupore e meraviglia apprendere dell'intervento del Prefetto di Vibo Valentia, che sulla scorta di non meglio precisate notizie di stampa ha scelto di convocare un Comitato per l'ordine e la Sicurezza Pubblica per discutere delle suddette consultazioni politiche, assumendo ancora una volta un ruolo di protagonismo politico inaccettabile.
Appare in effetti del tutto contraddittorio ed inusuale che un Organo dello Stato preposto alla tutela ed al controllo dell'Ordine pubblico, scelga di scendere nella contesa politica, e si presti a strumentalizzazioni sulla scorta di semplici ed inaccettabili indiscrezioni, anzichè tutelare e prevenire la sicurezza dei cittadini.
Il Partito Democratico, al fianco dei tanti cittadini che hanno scelto di partecipare alle primarie e di Antonio Lo Schiavo, personalità ineccepibile, dalla storia personale e politica specchiatissima, vigilerà in ogni sede a partire dai livelli Istituzionali più alti per assicurare ai cittadini vibonesi una contesa elettorale serena ed equilibrata che resti al riparo da forme improprie di ingerenza ad evidente vantaggio di altri schieramenti politici.
On. Nico Stumpo
On. Ernesto Magorno Segretario Regionale Partito Democratico Calabria
Il PD di Vibo - Le primarie del Partito Democratico per la scelta del candidato a sindaco di Vibo Valentia fatte domenica 22 febbraio 2015 hanno costituito un esempio di partecipazione democratica civile e composta.
Liberi cittadini hanno deciso spontaneamente di partecipare e di scegliere il loro candidato a sindaco del centrosinistra alle elezioni della prossima primavera.
5.300 persone che hanno deciso semplicemente di partecipare. Nessuna macchia, nessuna ombra, nessuna discussione, un giorno di straordinaria festa come di rado capita nelle primarie del Pd e del centrosinistra.
Alle primarie del centrosinistra ha partecipato la gente!
Riteniamo che il risultato che il centrosinistra ha ottenuto è stato straordinario e forse per questo motivo a molti non è andato giù.
Alla luce di questa straordinaria giornata di democrazia, stonano alcune futili polemiche dei giorni scorsi che potevano tranquillamente essere evitate ed il cui scopo è esclusivamente di liberarsi da impegni morali assunti con la decisione di partecipare alle primarie e di cercare di impedire un processo di crescita e rinnovamento della classe politica vibonese riportandola a vecchie discussioni che riteniamo non debbano più appartenere al nuovo linguaggio politico.
Il risultato delle primarie è un risultato di democrazia partecipata che nulla ha a che vedere con gli accordi più o meno politici che si sono consumati in prossimità delle elezioni regionali e che oggi sono diventati palesi.
La democrazia è stata messa in pericolo non dalle primarie ma da accordi presi nelle stanze chiuse seguendo metodi della vecchia politica. Respingiamo con forza questo tentativo maldestro di inquinamento delle acque portato avanti per scopi personali da chi è rimasto deluso dal “mancato rispetto” di accordi assunti con soggetti terzi.
L’eventuale rispetto di quegli “accordi” avrebbe costituito di certo la morte della democrazia e la mortificazione della cittadinanza che in quel caso non avrebbe potuto scegliere liberamente il proprio candidato, cosi come è avvenuto, ma avrebbe subito la scelta da altri imposta.
L’unico accordo che conta e deve continuare a contare è quello politico e morale che si è assunto sottoscrivendo il regolamento delle primarie. Dal 22 febbraio l’avversario è il centrodestra che ha distrutto questa città portandola allo sbando e che in questo momento trova in Costa il Suo candidato.
Le primarie sono state chiare, limpide e corrette tanto da meritare il riconoscimento dei livelli nazionali e regionali dei partiti che vi hanno preso parte. Dalle primarie, cosi per come doveva essere, è risultato vincente un candidato che è Antonio Lo Schiavo che sarà il candidato di tutto il centrosinistra alle prossime elezioni comunali.