«Il Ponte sullo Stretto costerà 10 miliardi di euro, costa quanto un anno di Reddito di cittadinanza e durerà decenni e decenni. Da dicembre si parte col finanziamento. I lavori entro l'estate». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e leader della Lega Matteo Salvini a Catania, dove è intervenuto per la campagna elettorale del centrodestra per le comunali.

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«Matteo Salvini da operaio, da ministro, per la Sicilia e tutta l'Italia, ha l'obiettivo di cominciare i lavori per un'opera che sarà ammirata in tutto il mondo e porterà 100mila posti di lavoro veri in Sicilia e Calabria. Per cinquant'anni la sinistra lo ha impedito, ma l'anno prossimo aprono cantieri per il Ponte», ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture. «Significa inquinare di meno, cambiare la vita per i lavoratori. Il Ponte da solo non risolve i problemi, sono orgoglioso che già sono aperti e apriranno cantieri in Sicilia per strade, autostrade e ferrovie in Sicilia per 28 miliardi di euro, 11 miliardi per arrivare velocemente in treno da Palermo a Catania e Messina. A giugno aspetto il nuovo sindaco di Catania nel mio ministero per ragionare, guardare i progetti. Qualche giornale - ha continuato Salvini - dice che passo troppo tempo a visitare cantieri. Ma un ministro che si occupa di cantieri cosa deve fare se non controllare i cantieri? Il Ponte sarà al dimostrazione che ingegneri e operai italiani sono i più bravi del mondo».

Musumeci a Messina per parlare di Ponte

Del Ponte ha parlato, sempre in Sicilia, un altro ministro: Nello Musumeci, titolare del dicastero della Protezione Civile e per le politiche del mare. «Riteniamo che nel Mediterraneo che cambia una infrastruttura così complessa possa consentire alla Sicilia e al Mezzogiorno d'Italia di diventare la naturale base logistica nel Mediterraneo», ha detto all'università di Messina, dove ha partecipato alla seconda giornata del convegno nazionale ‘Aspetti geologici e sismici nell’area dello Stretto di Messina”.

«Qualcuno vorrebbe che si tornasse alle palafitte - ha aggiunto -, noi molto responsabilmente diciamo che serve dare al Mezzogiorno quella infrastrutturazione che le è stata sempre promessa e mai concessa. È chiaro che da solo il ponte non basterebbe, serve una infrastruttirazione viaria e ferroviaria che, tanto in Calabria quanto in Sicilia, possa esaltare la funzione del ponte che, voglio ricordarlo, non è il ponte di Messina o il ponte dello Stretto, è l'infrastruttura  che collega la Sicilia all'Europa».