Secondo il deputato cinquestelle d'Ippolito, il leader di Italia viva vuole con le sue affermazioni «sedurre una parte dell’elettorato di Forza Italia e destabilizzare il governo. Il popolo del Sud però ha bisogno innanzitutto delle infrastrutture di base»
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«Il ponte sullo Stretto costerà di più se non si farà che se si farà. C'è già una gara vinta con un ricorso di un'azienda. E se non si farà questa azienda chiederà i danni allo Stato». Lo ha detto il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso della presentazione del libro La mossa del cavallo, a Roma.
D'Ippolito (M5s): «Renzi prova a sedurre l'elettorato»
«Il ponte sullo Stretto è un’opera inutile e dannosa, è uno specchietto per le allodole che Matteo Renzi e le sue truppe utilizzano per sedurre una parte dell’elettorato di Forza Italia e destabilizzare il governo. Nel dna del Movimento 5 c’è l’ambiente come casa comune, che continueremo a difendere e tutelare».
Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, della commissione Ambiente, che spiega: «Renzi sa benissimo che la società Stretto di Messina, creata per la costruzione del ponte, in 30 anni è costata allo Stato oltre 312 milioni euro, che invece potevano servire per migliorare i collegamenti interni della Calabria e delle altre regioni meridionali. Ora l’irrazionale leader di Italia Viva cerca in tutti i modi di creare scompiglio e per questo non ha, come al solito, alcuna misura. Per il giovanotto di Rignano sull’Arno è più importante buttare altro denaro per un’opera che non vedrà mai la luce, piuttosto che sostenere l’economia con il sacrosanto, indispensabile Reddito di emergenza».
«Per una volta, Renzi – tuona il deputato del Movimento 5 Stelle – si assuma la responsabilità delle sue incaute affermazioni infantili. Il popolo del Sud non ha bisogno del ponte sullo Stretto, ma necessita delle infrastrutture di base, per le quali ci sono già le risorse grazie all’impegno rigoroso dei ministri del Movimento 5 Stelle e del presidente Giuseppe Conte. Se Renzi vuole diventare adulto e serio, sposi – conclude D’Ippolito – la nostra proposta di una No Tax Area per le aree del Mezzogiorno, lanciata dall’imprenditore calabrese Nino De Masi, che si porta addosso tutte le ferite procurategli dalle banche, amiche del sottobosco renziano».
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