Il sottosegretario Rixi: «Il costo complessivo dell'opera è di 13,5 miliardi». Il deputato pugliese della Lega Davide Bellomo propone per la costruzione di utilizzare l'acciaio prodotto a Taranto
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Le commissioni Trasporti e Ambiente hanno approvato il mandato ai relatori a riferire in aula sul decreto ponte. Il provvedimento sarà discusso domani alle 15.
Opposizioni all'attacco
Dopo la presentazione, da parte del Mef, di una riformulazione dell'emendamento di maggioranza riguardante il caro materiali il centrosinistra aveva chiesto una sospensione dei lavori per poter analizzare il testo ma la presidenza ha proceduto comunque coi lavori sostenendo la necessità di rispettare i tempi visto che il decreto va in Aula domani. «I tempi ci sono, si tratta di una scelta politica», hanno osservato da più parti nell'opposizioni. Anche la presidente di deputati Dem, Chiara Braga, è arrivata in commissione per sostenere il suo gruppo. «Chiediamo una sospensione per analizzare la relazione tecnica, serve una riflessione vista la portata della riformulazione» ha detto Braga. Ma, dopo gli interventi delle opposizioni il testo è stato comunque posto in votazione ed è stato dato il mandato il relatore per l'Aula
Il sottosegretario Rixi: «Il costo complessivo è di 13,5 miliardi»
«Vorrei fare un attimo di chiarezza visto che su questo tema si sta scrivendo e dicendo numeri vari ed eventuali e alcune cose che non sono così. Il costo a noi risulta complessivamente per l'opera di 13,5 miliardi». Lo ha detto il sottosegretario ai Trasporti Edoardo Rixi intervenendo sul ponte sullo Stretto alle commissioni riunite Trasporti e Ambiente della Camera. «Nel 2011 il costo era di 8,5 miliardi, quindi è salito da 8,5 a 13 miliardi complessivamente. Di questi 8,5 miliardi, quelli di cui stiamo parlando sull'aggiornamento prezzi sono i 6,7 miliardi che riguardano il contratto col contraente generale».
La proposta del deputato Bellomo (Lega): «Usiamo l'acciaio prodotto a Taranto»
«Matteo Salvini conferma ancora una volta con i fatti la visione di un'Italia proiettata verso il futuro e innovativa. Usare l'acciaio prodotto a Taranto per il Ponte sullo Stretto darebbe una spinta all'economia non solo dell'azienda e del settore, ma dell'intero Paese. Per questo risultano totalmente ideologiche e sterili le polemiche della Fiom di Taranto». A dichiararlo il deputato pugliese della Lega, Davide Bellomo. «Alla luce, inoltre, degli importanti interventi fatti sull'ex Ilva per ridurre le emissioni e portarle entro i limiti stabiliti per legge, parlare della produttività dello stabilimento ionico è un tema che possiamo affrontare. Avanti tutta con un grande obbiettivo: che sia il cuore dell'acciaio green in Europa».